Figlio (Carskoe Selo 1868 - Ekaterinburg 1918) di Alessandro III, zar dal 1894. Poche figure di sovrano sono state discusse e criticate come quella di N., di cui si è posta in rilievo l'incapacità a reggere [...] suo debole e mutevole carattere. N. cercò di governare mantenendo il rigido sistema autocratico del padre, affidandosi al ministro delle comando supremo delle forze armate. L'ulteriore aggravarsi della situazione bellica e di quella interna portarono ...
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Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Salito al trono (1589), dovette abiurare, ma concesse, con l'editto di Nantes (1598), libertà di coscienza e di culto agli [...] era sottoposto, riprese le sue posizioni di capo degli ugonotti, ritrattando l'abiura forzata. Divenuto nel 1584, per la morte malcontento fra le classi sociali dominanti per il rigido sistema fiscale. Morì accoltellato da F. Ravaillac, un fanatico ...
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Ingegnere statunitense (Germantown, Pennsylvania, 1856 - Filadelfia 1915). Considerato l'iniziatore dell'organizzazione scientifica del lavoro, T. sostenne che, in base all'analisi dei processi di lavorazione [...] di ottimalità economica (eliminazione di sforzi inutili, regolazione del flusso dei materiali, estrema parcellizzazione, sistemidi sia per le conseguenze sui livelli di sfruttamento psicofisico delle forzedi lavoro in connessione con l'accentuazione ...
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Giurista e uomo politico italiano (Napoli 1908 - Roma 2001). Deputato democristiano alla Costituente e alla Camera dal 1948, dal 1955 al 1963 ne fu presidente. Nel 1963 e nel 1968 presiedette due governi [...] Varie forze politiche, preoccupate che le accuse, sebbene prive di prove dirette sistema delle impugnazioni penali, sul reato aberrante; è inoltre autore di un Commento al codice di procedura penale (in collab. con altri studiosi) e di un Trattato di ...
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Uomo politico italiano (Milano 1934 - Hammamet, Tunisia, 2000). Dirigente della gioventù socialista, membro del comitato centrale del PSI dal 1957 ed esponente della corrente autonomista, entrò nella direzione [...] praticò un'aperta polemica con l'esplicito scopo di "riequilibrare" le forze della sinistra; nel contempo strinse un'alleanza talora del fenomeno a tutto il sistema politico, deprecando il "processo di criminalizzazione dei partiti e della ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] sistema ordinato. Non soltanto, infatti, le idee si caratterizzano per l'universalità che consente a ciascuna di riferirsi a una molteplicità di dell'arte, agitando nel modo più vivo le forze passionali dell'uomo, rendono più difficili il loro ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] funzione.
Ecologia
R. ambientale
La capacità di un sistema ecologico di mantenere il suo stato nonostante le (➔ aerodinamica) incontra una r. dovuta al mezzo che è una forza R, parallela e opposta alla velocità relativa v del baricentro, che ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] diritto, e all'assenza di una più diretta partecipazione delle vive e concrete forze politiche alla vita statale. il loro superamento in un "sistema", inteso come espressione di una più profonda nozione di verità come totalità che ricomprende in ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] collaborazione delle forze antifasciste, abbandonando temporaneamente la pregiudiziale antimonarchica (cd. svolta di Salerno). percezione dell'interdipendenza che ormai caratterizzava il sistema delle relazioni internazionali e sul convincimento che ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] riunissero tutte le forze che, alla morte di Cesare, volevano riprendere le antiche posizioni e che speravano di poter dominare meglio sistema politico). L'amministrazione (a danno delle magistrature repubblicane) fu messa nelle mani di funzionarî ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...