Lassalle, Ferdinand
Uomo politico e filosofo (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Fu uno dei fondatori del movimento socialista. Studiò filosofia, storia e filologia dapprima all’univ. di Breslavia, poi [...] L. sottolinea soprattutto, nella filosofia hegeliana che domina il suo sistema, il momento della storia come mutare; mutano anche i diritti enunciata da Ricardo, secondo la quale in regime capitalistico il salario medio dell’operaio si riduce al ...
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Vera Zamagni
L’economia di mercato era nata ‘sociale’ nelle città libere del medioevo italiano, dove la mercatura, l’artigianato specializzato delle corporazioni e le professioni – giuristi, notai, architetti, [...] di temperare le diseguaglianze generate dal modo capitalistico di organizzazione della produzione e lo faceva e due i fronti si ha un occhio diretto alla sostenibilità del sistema.
L’‘economia sociale di mercato’ avrà ancora un brillante futuro, ...
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feudale, modo di produzione
Massimo Fornasari
Concetto elaborato dalla metà del 19° sec. da K. Marx e dalla successiva tradizione marxista, nell’ambito della cosiddetta concezione materialistica della [...] f. avrebbe pertanto preceduto cronologicamente quello capitalistico (➔ capitalismo p).
Caratteristiche del modo elaborare nel 1962 una Teoria economica del sistema feudale. Il funzionamento del sistema economico f. venne definito sulla scorta ...
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hacktivism
<hä'ktiviʃm> s. ingl., usato in it. al masch. – Espressione composta di hack[ing] (la pratica e l'attitudine a modificare, migliorandole, le prestazioni dei computer) e [ac]tivism (azione [...] in quanti hanno teorizzato l'assalto all'informazione, intesa come insieme di flussi di comando e controllo capitalistico, un potere basato su un sistema di relazione e non più coincidente con un luogo fisico, ma capace di determinare effetti reali ...
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economia programmatica
Alberto Nucciarelli
Complesso delle misure di politica economica e industriale, le cui finalità si discostano dall’attuazione dei principi di libera iniziativa e libera concorrenza, [...] non veniva più formulato, come in regime capitalistico, dai singoli imprenditori dissociati né, come in regime socialistico, dal governo burocratico, bensì dalla corporazione, e anzi dal sistema delle corporazioni (raggruppamenti obbligati di imprese ...
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autogestione
Gestione di un’impresa da parte di coloro che in essa lavorano mediante organi rappresentativi da essa eletti. Secondo questo modello, le decisioni sul futuro dell’azienda ‒ investimenti, [...] imprese autogestite in tutto il mondo, anche nell’Occidente capitalistico. Teorizzato dallo iugoslavo M. Djilas, si presentava come una possibilità di autogestirsi. In tal modo il sistema economico avrebbe migliorato la propria produttività perché i ...
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bolla edilizia
loc. s.le f. Speculazione sui prezzi delle costruzioni edili, che raggiungono livelli insostenibili per i percettori di redditi medi, i quali non risultano più in grado di accedere ai [...] bolla edilizia, per fare qualche esempio abbastanza noto); mi richiamo a quanto Marx rilevava riguardo alla forza-lavoro nel sistema di produzione capitalistico: la forza-lavoro non è un «bene» in sé; lo è per il contesto produttivo in cui è inserita ...
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capitalistico
capitalìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al capitalismo o ai capitalisti: regimi c., i regimi politico-sociali fondati sul sistema capitalistico di produzione, in cui la classe dirigente è espressione delle forze economiche...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...