(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] .
Vita e attività
Imperatore romano dal 270 al 275 d. C. Nacque da umile famiglia nel 214 o nel 215 nella Dacia, o secondo altri a Sirmio. Asceso ad alti gradi nell'esercito, alla morte di Claudio II (270) fu proclamato imperatore dalle legioni di ...
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Storico latino, nato in Antiochia da famiglia greca, forse tra il 332 e il 335 d. C. Divenuto aiutante del magister equitum Ursicino, lo seguì a Milano, a Colonia, in Gallia, alla corte imperiale di Sirmio, [...] e partecipò alle guerre contro i Persiani; salvatosi dall'assedio di Amida (359), quattro anni dopo seguì l'imperatore Giuliano in una nuova campagna contro i Persiani. Lasciate quindi le armi, visitò ...
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(o Srijemska M. o Sremska M.) Città (39.084 ab. nel 2002) della Serbia, situata sulla riva sinistra della Sava, 70 km a O di Belgrado; è il centro principale della fertile regione di Srem posta tra Sava [...] e Danubio.
Occupa il luogo della romana Sirmio (➔), capoluogo della Pannonia Inferiore e residenza imperiale. Fu distrutta dagli Unni nel 441, dai Turchi nel 1396 e 1521. Nei pressi di S. M., il 6 settembre 1914, i Serbi della divisione Timok furono ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] questi soggiornò a Roma nel corso del 357, l'imperatore non autorizzò il papa a ritornare e lo trattenne presso di sé a Sirmio, forse perché non si fidava ancora di lui o perché si trovava in imbarazzo a causa di Felice che egli stesso aveva voluto ...
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Nipote (probabilmente Roma 1652 circa - ivi 1713) del papa Innocenzo XI. Investito dallo zio del ducato di Ceri, si segnalò nell'assedio di Vienna (1683) e nella guerra contro i Turchi, ottenendo dall'imperatore [...] Leopoldo I il titolo, trasmissibile agli eredi, di principe dell'impero e l'investitura dei ducati del Sirmio (Srem) e della Sava. Grande di Spagna su nomina di Carlo II, duca di Bracciano per averne acquistato il feudo dagli Orsini, nel 1697 pose ...
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Figlio (n. 1147 - m. 1172) di Géza II, cui successe nel 1162. Per l'intervento dell'imperatore d'Oriente Manuele I gli si sostituì Ladislao, fratello di Géza, mentre egli riparò in Austria. Morto Ladislao [...] . Questi, salito al trono, condusse per cinque anni aspre lotte contro i Bizantini, che si conclusero (1166) con la riconquista del Sirmio e del litorale croato. Nuovamente attaccato dai Bizantini, S. riuscì tuttavia a salvare l'integrità del regno. ...
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Dinastia serba il cui capostipite fu Vukan (1089-1122). A questo successero: Stefano Uroš (1122-1136), Tichomil (1136-1151), quindi Stefano (1151-1195). Due figli di questo, Stefano e Vukan, diedero vita [...] Radoslav (1228-34), Vladislav (1234-43), Uroš I (1243-76); questi ebbe due figli: Dragutin (re di Serbia, 1276-83, del Sirmio, 1284-1316) e Milutin (re dal 1282 al 1321). Mentre la linea di Dragutin si estinse con la morte di Vladislav, pretendente ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] Coinage, VII, Constantine and Licinius (A.D. 313-337), London 1966, pp. 466, 475, data l’inizio delle incisioni nella città di Sirmio al 324. P. Bastien, Le monnayage de l’atelier de Lyon, cit., p. 42 ha corretto la datazione al 323 alla luce della ...
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Cirillo e Metodio, santi
Nobili greci, detti gli «apostoli degli slavi» (Cirillo n. 827-m. 869; Metodio n. 815 ca.-m. 885). Alla morte del padre, il magistrato Leone, legato alla corte di Bisanzio, Metodio [...] Accusati d’eresia, passarono a Roma latori delle reliquie di s. Clemente; papa Adriano II (867) approvò l’uso, da essi sostenuto, del paleoslavo nella liturgia. Morto Cirillo (a Roma), Metodio, nominato vescovo di Sirmio, continuò l’opera in Moravia. ...
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Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante [...] Mentre Roma rimaneva la capitale morale dell'impero, D. stabilì la sua sede a Nicomedia, Massimiano a Milano, Galerio a Sirmio, Costanzo a Treviri, ma D. conservava l'autorità suprema, assicurando così l'unità dell'impero. Mentre Galerio e Massimiano ...
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sirma2
sirma2 s. m. [dal lat. syrma, gr. σύρμα, der. di σύρω «trascinare»] (pl. -i). – Nell’antica Grecia, vestito lungo sino ai piedi, caratteristico degli attori tragici.
fotiniano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’eretico Fotino di Sirmio († 376), che considerava Gesù Cristo un uomo, adottato da Dio come figlio perché dotato di virtù speciali: l’eresia, la dottrina fotiniana; come sost., seguace dell’eresia...