Patriarca siriaco monofisita (n. 1126 circa - m. 1199). Scrittore fecondo, compilò una redazione del rituale pontificale della sua Chiesa, scrisse trattati teologici, poesie, biografie e una storia in [...] ventun libri, la Cronaca, che arriva all'anno 1195 e raccoglie molte notizie e documenti non noti da altre fonti; essa è stata tradotta in arabo e rielaborata in armeno ...
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Scrittore e teologo siriaco, detto "il sapiente persiano" (m. poco dopo il 345, forse martire nella persecuzione di Sapore II), il più antico di cui possediamo gli scritti (23 "Dimostrazioni", taḥwiyātā, [...] brevi trattati su temi morali, liturgici, biblici o apologetici), noti dapprima in versione armena e attribuiti a Giacomo di Nisibi, ma rivendicati ad A. dalla scoperta (W. Cureton, 1855) del testo originale, ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] e ciò, per ora, invita a restare all’opzione secondo cui Edessa sarebbe il più probabile centro di irradiazione del cristianesimo siriaco. L’opera di traduzione delle Scritture di Israele, condotta per fasi successive tra la fine del I e il II secolo ...
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Forma occidentalizzata del nome dello scrittore siriaco nestoriano ῾Abd-Īshō῾ bar Bĕrīkā (m. 1318). Metropolita di Nisibi e Armenia, fu fecondo poligrafo. Scrisse un commento a tutta la Scrittura, compilò [...] trattati di dogmatica (Libro della perla sulla verità della fede), pubblicò canoni e leggi ecclesiastiche e molte poesie. È noto soprattutto per un catalogo in versi degli scrittori siriaci. ...
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Monaco monofisita, del 9º sec., autore di un trattato siriaco di retorica, che è una delle nostre fonti principali per lo studio della retorica presso i Siri, influenzata dalla tradizione aristotelica. [...] Autore di inni, fu uno dei primi a introdurre la rima nella poesia siriaca. ...
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Vescovo di Edessa e scrittore ecclesiastico (Calcide del Belo seconda metà sec. 4º - Edessa 435), figlio di un pagano e di una cristiana; si convertì al cristianesimo solo verso il 400. Dopo aver lasciato [...] Mopsuestia, dopo aver partecipato al Concilio di Efeso (431), passò impetuosamente ad appoggiare Cirillo. Su varie questioni teologiche scrisse notevoli opuscoli, dei quali solo alcuni sono conservati; tradusse dal greco in siriaco opere di Cirillo. ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] cosiddetto verbale o moderato, e rigettano perciò il Concilio di Calcedonia e i concili successivi; la loro teologia e liturgia hanno subito nel corso dei secoli l’influsso armeno e cattolico, tuttavia ...
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Polemista e teologo riformato (Alençon 1641 - Londra 1717). Versato nell'ebraico e siriaco, intraprese, col pastore calvinista Claude, una nuova traduzione francese della Bibbia; aprì poi a Londra una [...] chiesa per gli esiliati francesi, in cui si officiava in rito anglicano; canonico a Salisbury, dottore onorario di Cambridge e di Oxford, scrisse tra l'altro una Dissertatio de Tertulliani vita et scriptis ...
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Primate (m. 823), cioè katholikòs, della Chiesa nestoriana sotto gli Abbasidi, autore in siriaco di opere di diritto canonico, astronomia, filosofia. Di una presunta sua disputa teologica col califfo di [...] Baghdād, al -Mahdī, è rimasta una relazione in arabo, probabilmente spuria e di età più tarda ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] funzionano da antiporta, inoltre postporta, e sembrano da correlare a occhielli o pagine dedicatorie di codici siriaci e bizantini. L'ornamentazione miniata compare anche in luoghi liminari, interrigali e marginali quale riscontro dell'articolazione ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.