BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] dal 306 (-7) al 372; il suo sermone, quasi un romanzo intessuto sulla storia di Giuseppe, ci è noto in una versione siriaca e in una greca; quest'ultima, alquanto diversa dalla prima - e anzi da taluno attribuita ad un autore greco del IV secolo ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] dopo il diluvio.
Tutti questi racconti, sia quelli appena ricordati di tradizione gnostica fioriti in ambito ebraico e siriaco, sia quelli di tradizione classica, ricalcano il medesimo schema secondo cui le genti originarie, quelle cioè nate prima ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] delle scienze indicate precedentemente come 'straniere', derivate cioè agli arabi dalle traduzioni dal greco e dal siriaco, delle quali il sapere occidentale si sarebbe riappropriato per rifondare le proprie basi intellettuali e scientifiche dopo ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] 6°, talora in un'associazione con l'altro di cui è difficile chiarire il significato (miniature dell'Evangeliario siriaco di Rābulā, Firenze, Laurenziana; mosaici di S. Apollinare Nuovo a Ravenna); abbandonato poi dall'arte orientale, compare ancora ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] decisioni importanti nel campo dell'insegnamento: ordinò, ad esempio, che si nominassero insegnanti di ebraico, greco, arabo e siriaco nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca (Corpus iuris canonici, II, col. 1179: canone del ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] ad Atanasio una lettera dell’imperatore, che lo prega di riaccogliere Ario ad Alessandria141. Inoltre, stando all’indice siriaco delle lettere festali142, sembra che gli oppositori di Ario riescano a ottenere la convocazione di un sinodo a Cesarea ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] Pratique des Hautes Études, Paris 2003). Per i frammenti siriaci, cfr. G. Beyer, Die evangelischen Fragen und Lösungen GCS 11,2), Leipzig 1904 (19922). Per l’edizione del testo siriaco, si veda Eusebius, Bishop of Caesarea, On the Theophania, or ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] frammenti, una grande importanza è rivestita dai cosiddetti Capita contra Caium, tratti da un'opera sull'Apocalisse scritta dal monofisita siriaco Dionigi bar Sal¯¦b¯¦ nel XII secolo, mentre il titolo loro assegnato si ricava da un breve catalogo del ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] conoscenze di a. fecero il loro ingresso nell'Islam con una serie di traduzioni effettuate soprattutto dal greco, dal siriaco e dal copto, negli ambienti che gravitavano intorno alla corte omayyade di Damasco. Scrive al-Nadīm: "Essendo egli stesso ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] esso si effettuavano traduzioni, principalmente dal greco (con ḥikma si intendeva soprattutto la filosofia greca), ma anche dal siriaco, dal mediopersiano e dal latino. Gli impiegati (bibliotecari, traduttori, copisti) e gli studiosi, sul modello del ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.