Vero o presunto autore di una lettera in lingua siriaca a contenuto filosofico stoico. La lettera è uno dei documenti siriaci più antichi, risalendo all'epoca che precede l'introduzione del cristianesimo [...] in Edessa. È incerto se il documento sia stato scritto originariamente in siriaco, o se si tratti di una traduzione o rifacimento dal greco. ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] rimasto a Roma dopo la partenza dei compagni e al quale l'A. fu assegnato come maestro d'italiano e di latino, imparò il siriaco e l'arabo; da monaci d'Etiopia, stabiliti a Roma da tempo (nel 1515, col loro aiuto, il tedesco Johann Potken aveva dato ...
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Orientalista (Parma 1849 - Torino 1920), prof. di persiano (dal 1885), poi (dal 1899) di filologia indo-iranica nell'univ. di Torino. Diede la versione integrale in versi dello Shāhnāme "Libro dei Re" [...] della poesia persiana, 2 voll., 1894). Si occupò anche, con facile ed elegante vena di traduttore, di sanscrito, siriaco, arabo, antico tedesco, greco. Tra le numerosissime opere, interessanti le sue Memorie d'un letterato che non fu ciarlatano ...
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Filologo e letterato arabo musulmano (al-Mashān, Bassora, 1054 - Bassora 1122). La sua opera più famosa sono le cinquanta maqāmāt, in cui portò alla perfezione questo genere di componimento in prosa rimata. [...] Le maqāmāt di al-Ḥ., bozzetti e scenette di genere, che hanno per protagonista un Abū Zaid as-Sarūgī, furono più volte imitate non solo fra gli Arabi, ma anche da scrittori in ebraico e siriaco, e tradotte in Europa. ...
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Siro-Romano, libro Denominazione moderna di un’operetta della giurisprudenza postclassica orientale (Leges Constantini Theodosii Leonis), probabilmente frutto del lavoro delle scuole di diritto attive [...] , aggiornato alla luce delle costituzioni imperiali recenti; in seguito ne vennero fatte versioni in armeno, arabo e siriaco. Quest’ultima fu particolarmente importante perché consentì ai romano-cristiani della Siria, ormai invasa dagli Arabi, di ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua siriaca. Restano di lui un dialogo intitolato Libro delle leggi dei paesi, scritto in siriaco e subito tradotto in greco dai discepoli; inoltre frammenti degli Inni, e ...
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Poeta e filosofo (sec. 12º), legato all'ambiente di Chartres, del quale rispecchia la cultura platonica, ma con forti suggestioni dalla scienza araba, soprattutto astrologica, e larghi echeggiamenti di [...] dell'ornatus e dell'uomo, nel Mathematicus e nell'Experimentarius (trad. di un trattato astrologico e geomantico siriaco, cui B. premette un'introduzione) il naturalismo platonico si corona di una precisa conclusione astrologica. Nel commento ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] syriaque inédite, in Revue de l’Orient Chrétien, 14 (1909), éd. par F. Nau, pp. 13-16 (trad. francese), pp. 16-24 (testo siriaco). Sulla funzione svolta dai due presbiteri di Silvestro a Nicea si veda Thdt, h.e. I 7,3.
5 Si veda soprattuto F. Scorza ...
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FERRARI, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Siena: la sua data di nascita oscilla, nelle fonti, tra il 1582 ed il 1585. Nei vari documenti che lo riguardano, contenuti nei Catalogi dell'Archivum [...] il 1606 ed il 1611al Collegio Romano, dove nel 1608 già insegnava umanità. Oltre a seguire i corsi normali, studiò siriaco al collegio maronita con Pietro Metoscita negli anni 1615-16. Dal 1612 al 1616 insegnò grammatica agli studenti di primo anno ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] a S dal Golfo Persico e a E e a N da rilievi. Solo a O il confine è incerto, attraversando il Deserto Siriaco. I due fiumi hanno colmato, con le alluvioni, il solco compreso nella piatta zolla precambriana della Penisola Arabica che si immerge al di ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.