Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] , cit., p. 234.
25 Tale versione, come si avrà modo di vedere più avanti, è accolta anche in alcuni testi della storiografia siriaca. Anche in Eusebio è Costantino a far convertire la madre e a renderla una devota cristiana, ma senza che la cosa sia ...
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Metropolita nestoriano del sec. 8º. Scrisse di filosofia, ed è autore di un libro di diritto in pehlevico, che Timoteo I fece tradurre in siriaco, dal titolo Sui giudizî (῾Al dīnē). ...
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Monofisita (m. Costantinopoli sec. 6º), vescovo di Bēth Arshām, presso Seleucia del Tigri (500 circa), avversario del nestorianesimo; ci restano alcune sue lettere, in siriaco, interessanti per la storia [...] del cristianesimo in Persia. Fu detto il disputante persiano ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] sostantivo ebraico, sāṭān, è una normale derivazione della radice s ṭ n, che ha il significato di "osteggiare", "aggredire" anche solo moralmente, e quindi pure di "accusare" in giudizio e di "calunniare"; ...
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Qusta ibn Luqa al-Balabakki
Quṣṭā ibn Lūqā al-Ba‛labakkī
Traduttore e scienziato arabo cristiano (m. in Armenia 913 ca.). Conosceva greco e siriaco ed era noto per il bello stile del suo arabo; le fonti [...] gli attribuiscono più di trenta scritti di carattere scientifico, oltre a numerose traduzioni. Particolarmente importante il suo contributo in medicina ...
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Sacerdote e orientalista italiano (Uboldo 1828 - Milano 1907); prefetto dell'Ambrosiana (dal 1870), si occupò di filologia classica e critica biblica, e acquistò speciale competenza nel siriaco (Monumenta [...] sacra et profana, 1861-74) ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] non essere in grado d'assegnare una plausibile derivazione etimologica al sostantivo; solo alcuni pochi pensano alla radice siriaca pĕṣaḥ (che però può essere un verbo denominativo tardivo), mentre tutti indistintamente riconoscono che la formazione ...
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Autore siro monofisita (m. 667), vescovo di Qenneshrīn, scrittore di soggetti profani e propagatore della cultura greca; scrisse di filosofia aristotelica, compì versioni dal greco in siriaco e anche dal [...] persiano; è stato il rappresentante classico della dottrina astronomica dei Siri e ha compilato, oltre ad altri lavori in questo campo, un trattato sull'astrolabio e un Discorso sulle costellazioni di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] e i nestoriani strade diverse. Emigranti della Scuola di Nisibi, forse già con Efrem (303 ca.- 373), uno dei padri della Chiesa siriaca, continuarono l'insegnamento sul suolo romano a Edessa, dopo che nel 363 la città di Nisibi era caduta in mano ai ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] di lingua araba, e non più greci. Si distinguono solo due nomi, degni di figurare in una storia della produzione scientifica in lingua siriaca. Il primo è quello di Giacomo bar Shakku, conosciuto anche con il nome di Severo (v. cap. II). Il suo Libro ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.