TEODORO bar Kōnai
Giuseppe Furlani
Scrittore siriaco nestoriano della fine del sec. VIII e del principio del IX, nato a Kashkar (Wāsiṭ, a 25 km. da Kūt al-Ḥayy nel ‛Irāq centrale). Egli è l'autore di [...] un Libro degli Scolî, che è un vasto commento di tutta la Bibbia siriaca. Questo libro è diviso in undici mēmrē.
Esso dà spesso interpretazioni letterali dei passi biblici abbisognevoli di spiegazione, ma l'autore, prendendo lo spunto da qualche ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] meridionale, a est di Manbij sulla riva sinistra dell'Eufrate, a 75 km a sud-est di Urfa, l'antica Edessa. La scrittura siriaca del II e III sec. ci è nota attraverso le iscrizioni rupestri di Eski Sumatar a sud-est di Edessa, la leggenda di alcune ...
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Autore siriaco nestoriano del VI e VII secolo, noto specialmente per un libro di diritto che egli scrisse in lingua siriaca.
Era molto ben visto alla corte del re sasanide Cosroe II (590-628), il quale [...] una vasta cultura e i suoi scritti vertono sui campi più disparati della letteratura siriaca. Egli scrisse di filosofia (si fa menzione da parte di qualche bibliografo siriaco di un suo lavoro su tutta la logica di Aristotele, lavoro del quale non ...
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Dopo s. Efrem, il più grande poeta siriaco (n. 521); fu vescovo di Batnan e professò il monofisismo. Compose 763 mēmrē (discorsi poetici in versi dodecasillabi disposti in due stichi); di lui si hanno [...] anche lettere, omelie, discorsi funebri e traduzioni (di Evagrio) ...
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SERGIO di Resaina
Giuseppe FURLANI
Celebre autore siriaco. Medico, fu archiatra a Resaina (Resh‛aynā, Teodosiopoli, ora Ra's al-‛Ayn), nell'alta Mesopotamia alla fine del secolo V e nella prima metà [...] attribuiti inoltre a Sergio alcuni scritti e traduzioni che non hanno certamente lui per autore.
Mentre quasi tutti gli autori siriaci sono poco originali e non fanno che ripetere pedissequamente idee e pensieri altrui, per la maggior parte di autori ...
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ḤANĪF
. Vocabolo di incerta origine (forse dal siriaco ḥanpa, in origine "pagano") ricorrente più volte nel Corano a designare coloro che, in epoca anteriore a Maometto, avrebbero seguito il vero e puro [...] monoteismo, ugualmente lontani dal giudaismo e dal cristianesimo; primo e più insigne di questi devoti monoteisti, Abramo (Cor., II, 129; III, 60), che Maometto considerò quale precursore ideale della ...
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KYRIS, Markianos (Μαρκιανός Κυρις)
C. Bertelli
Architetto siriaco, attivo tra il 390 e il 418 d. C.
Le iscrizioni, in cui egli compare come τεχνίτης, e, in un caso, anche come πρεσβύτερος, gli fanno [...] identità di una stessa notevole personalità di architetto, che risulta una delle figure più interessanti dell'architettura cristiana siriaca agli inizî del V secolo.
Dalla sua chiara impostazione icnografica e dal suo ornato sensibile, dai tipi nuovi ...
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TESTAMENTUM DOMINI
. È un libro apocrifo, conservato in siriaco, conosciuto parzialmente dal 1856 e pubblicato integralmente nel 1899. Il titolo dell'opera è alquanto oscillante, comparendo sotto queste [...] (v. apostolo) e di Ippolito (v.). L'opera non risale oltre il sec. IV o V; se ne conoscono traduzioni copte, arabe ed etiopiche, ma il testo siriaco è a sua volta tradotto da un testo greco. Il luogo d'origine sembra esser l'Egitto.
Bibl.: Il testo ...
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Teodoro Abu Qurra
Teodoro Abū Qurra
Teologo cristiano siriaco (Emessa 740 - m. 820). Fu vescovo melchita di Ḥarrān. Le sue opere teologiche (è fra i primi cristiani a scrivere in arabo, ma scrisse anche [...] in greco e in siriaco) insistono sulla difesa del cristianesimo: oltre l’islam la sua polemica è rivolta anche contro manicheismo e mazdeismo. Importanti sono i trattati su «La difesa delle icone», opera in parte dipendente da Giovanni Damasceno, e ...
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Il più fecondo scrittore siriaco giacobita del sec. XII. Il suo vero nome è Giacomo, che egli cambiò in quello di Dionisio quando divenne vescovo. Nacque a Malaṭyah sull'Eufrate superiore. Nell'anno 1154 [...] fu consacrato da parte del patriarca Michele I alla sede metropolitana di Amidh (Amida) in Mesopotamia. Morì nel 1171.
Egli fu un provetto teologo e un buon compilatore; mancò del tutto d'originalità, ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.