Fu per lungo tempo un'importante fortezza di confine dell'Impero romano nella Mesopotamia occidentale, verso il regno dei Persiani, alla confluenza del Khābūr e dell'Eufrate. Oggi al posto dell'antica città giace il villaggio chiamato Abū Serāy. Nello stesso luogo vi deve essere stato un accampamento già in tempi alquanto antichi, forse Rummunidu, poiché iscrizioni assire fanno menzione di una città ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] e ciò, per ora, invita a restare all’opzione secondo cui Edessa sarebbe il più probabile centro di irradiazione del cristianesimo siriaco. L’opera di traduzione delle Scritture di Israele, condotta per fasi successive tra la fine del I e il II secolo ...
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Tisirin primo
Secondo il calendario siriaco T. primo (tishrīn o, nella forma latina, tisrim prior) è il nome che designa il primo mese dell'anno siriaco, corrispondente all'ottobre del calendario romano.
In [...] dì dal tramonto di quello precedente (quindi giorno 9), mentre il computo del mese è da lui ricondotto a quello in uso presso i Siriaci (e secondo l'usanza di Siria, ella si partio nel nono mese de l'anno, però che lo primo mese è ivi Tisirin primo ...
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SHILA (Shyl')
G. Garbini
Scultore siriaco la cui firma è stata rinvenuta presso Sumatar Harabasi (località posta circa 100 km a S-E di Edessa) in una grotta dove erano varî rilievi. L'iscrizione "S. [...] figlio di Shila ha scolpito" compare tra due figure maschili assai rovinate, raffiguranti due personaggi, racchiuse in un pannello. Il complesso monumentale di Sumatar Harabesi è databile intorno alla ...
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Scrittore siriaco nestoriano, nato nel 975, morto dopo il 1049, metropolita di Nisibi. Scrisse in siriaco e in arabo: la sua fama si fonda sulla Cronografia, disposta in due colonne parallele, stesa nelle [...] , la seconda è un trattato di cronologia corredato di molte tabelle. E. scrisse anche un vocabolario siriaco-arabo, una grammatica siriaca e un libro sulla dimostrazione della verità della fede.
Bibl.: A. Baumstark, Geschichte der syrischen Literatur ...
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Forma occidentalizzata del nome dello scrittore siriaco nestoriano ῾Abd-Īshō῾ bar Bĕrīkā (m. 1318). Metropolita di Nisibi e Armenia, fu fecondo poligrafo. Scrisse un commento a tutta la Scrittura, compilò [...] trattati di dogmatica (Libro della perla sulla verità della fede), pubblicò canoni e leggi ecclesiastiche e molte poesie. È noto soprattutto per un catalogo in versi degli scrittori siriaci. ...
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Autore di una versione greca dal siriaco della raccolta di novelle intitolata Storia del filosofo Sindibād (Sintipa, in greco Syntìpas). Il suo nome è ricordato in una introduzione in giambi, secondo la [...] quale sarebbe vissuto all'epoca di un principe Gabriele, identificato da D. Comparetti in Gabriele da Melitone (sec. 11º). Della versione greca, che sarebbe servita di tramite tra le versioni orientali ...
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Autore siriaco giacobita della prima metà del sec. IX d. C. Fu ordinato sacerdote nell'818 e morì nell'845. Dopo essere stato monaco nel convento di Qenneshrīn fu nominato patriarca, e fu tenuto in grande [...] mūn e al-Mu‛taşim. La sua fama è affidata a un'opera storica, che è una delle migliori che abbia prodotte la letteratura siriaca. Lo scritto è diviso in due sezioni con otto libri ciascuna e abbraccia la storia del periodo che va dall'ascesa al trono ...
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ISACCO d'Antiochia
Giuseppe Furlani
Scrittore siriaco del secolo V, nato ad Amida e per lunghi anni sacerdote ad Antiochia. Visitò Roma, dove assistè alle feste secolari dell'anno 404, fu tenuto prigioniero [...] a Costantinopoli e si ridusse ad Antiochia; fu spettatore del terremoto del 459 e morì prima dell'anno 461.
Ha scritto molte poesie composte in settenarî, di cui si conoscono due raccolte, che constano ...
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Scrittore siriaco monofisita, noto anche sotto la forma siriacizzata del suo nome, Akhsĕnāyā, nacque nella provincia di Bēth Garmāy in Persia, studiò nella celebre scuola di Edessa e divenne nel 485 vescovo [...] di Mabbūgh-Ierapoli. Nel 519 perdette il seggio vescovile e dovette recarsi in esilio prima a Filippopoli in Tracia e poi a Gangra nella Paflagonia, dove probabilmente nell'anno 523 fu ucciso.
La sua attività ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e di forma aggraziata.