(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] poi fu retta da dinastie locali, formalmente dipendenti dai Seleucidi di Siria, e divisa in due satrapie che i Romani chiamarono A. una feroce repressione. Nell’agosto-settembre 1894 si ebbe il primo massacro di Armeni, cui seguì la strage del 1895-96 ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] Tolomei d’Egitto (sino al 198) e sotto i Seleucidi di Siria. Ma i tentativi di questi ultimi di ellenizzare la città provocarono la .
Regno di Gerusalemme
Fu costituito nel corso della prima crociata da un gruppo di principi franchi. Goffredo ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] nel sud-est. I Celti portarono l’uso del ferro; la loro prima civiltà prende il nome di Hallstatt, la seconda (dopo il 500 a. del Reno e nel Nord, imitando i prodotti romani e della Siria, e, soprattutto dal 3° sec., mentre le fabbriche della ...
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(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] ma fondatore dello Stato era ritenuto Khattushilish I; il figlio Murshilish I si impossessò di Aleppo in Siria, rovesciò dal trono l’ultimo re della prima dinastia di Babilonia in un’incursione lungo l’Eufrate (1530 ca. a.C.) e combatté quindi contro ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] dalle ninfe del Monte Nisa. Avendo viaggiato in Egitto e Siria, giunse in Frigia presso la dea Cibele, dalla quale dove si fece riconoscere come dio e celebrò gli orgia per la prima volta in terra greca. Il re tebano Penteo gli negò ospitalità ...
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(ebr. Pĕlishtīm) Antica popolazione stabilita sulle coste della Palestina, che dà il nome a tutta la regione (dai Pĕlishtīm i Greci la chiamarono Συρία παλαιστίνη, e poi i Latini Palaestina). I F. giunsero [...] II, i F. rimasero tuttavia attestati sulla costa della Siria, nei cinque capisaldi della pentapoli filistea: Gaza, Ascalona, potenza dei F. si pone alla fine dell’11° sec., prima della fondazione della dinastia davidica, epoca in cui i F. estesero ...
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Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] non entra subito nella pienezza della beatitudine, ma subisce un periodo di attesa fino alla resurrezione del corpo. Venerato fin dalla prima metà del sec. 5º nella Chiesa siriaca, e poi in quelle greche, il suo culto fu riconosciuto anche da Roma ed ...
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Secondo ministro generale dei francescani (Assisi intorno al 1180 - Cortona 1253). Dotato di indubbie doti di governo e di organizzazione, frate E. ebbe il torto di non valutare esattamente le più vere [...] .
Vita e attività
Compiuti buoni studi giuridici, fu tra i primi seguaci di s. Francesco, che lo ebbe sempre assai caro, di organizzatore, di cui diede prova come ministro provinciale in Siria (1217-20). Ritornato in Italia, fu vicario generale dell ...
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Esploratore e religioso francese (Strasburgo 1858 - Tamanrasset, Algeria, 1916). Ufficiale di cavalleria, divenne trappista e, dopo l'ordinazione sacerdotale (1901), si ritirò nel Sahara, dove condusse [...] 89) e dal 1890 al 1896 si ritirò nella trappa di Akbès in Siria e poi come "domestico" presso le clarisse di Nazareth. Nel 1990 partì nello stesso anno per Beni Abbès, per fondarvi la prima "fraternità", e poi dal 1905 si trasferì a Tamanrasset, ...
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Antico scrittore cristiano di storia (fine del sec. 9º - prima metà del 10º); vescovo di Manbiǵ (l'antica Ierapoli) nella Siria settentrionale, appartenente alla Chiesa melchita, fedele al concilio di [...] Calcedonia, è autore di una storia universale in arabo, Libro del titolo, divisa in due parti: dall'inizio del mondo alla venuta di Cristo, e da Giulio Cesare sino all'epoca dell'autore (942). L'opera ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, che su Facebook si dichiara un “incel”...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...