Epigrammista greco (seconda metà del 3º sec. a. C.), forse originario della Magna Grecia, di cui sono conservati nell'Antologia Palatina 18 epigrammi. Fu contemporaneo e rivale di Euforione. ...
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Scrittore greco-siculo di età ellenistica, autore di una Circumnavigazione e di una paradossografia sulle cose mirabili di Sicilia (opere non giunteci). ...
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Retore greco di Siracusa (5º sec. a. C.), compagno o maestro di Tisia, autore della prima Arte retorica dell'antichità; la sua dottrina dell'arte oratoria e la sua partizione del discorso furono poi accolte [...] da Gorgia e da Isocrate ...
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Retore greco di Siracusa (5º sec. a. C.); fu, col suo maestro Corace, uno degli inventori della retorica. Fu maestro di Gorgia, di Isocrate e forse anche di Lisia. Scrisse orazioni giudiziarie per altri [...] e compose il primo manuale di retorica (Τέχνη). La sua arte, volta alla persuasione degli ascoltatori e ristretta alla inventio, trascurava la elocutio ...
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´s Poeta arabo siciliano (Siracusa 1055 circa - Maiorca 1133). Fuggito dalla Sicilia in Tunisia al tempo della conquista normanna, vagò per le corti arabe di Spagna e d'Africa, celebrandone gli emiri. [...] Il suo diwān, che rispecchia le vicende della sua vita avventurosa, contiene versi di accorato rimpianto per la Sicilia lontana e importanti notizie storiche ...
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Critico letterario (Siracusa 1900 - Milano 1994), fratello del pittore Francesco Trombadori; prof. di lingua e letteratura italiana nell'univ. di Debrecen (1940-45, 1947-50), poi (dal 1956) nelle univ. [...] di Salerno, Palermo e Milano. Di formazione storicistica, nel dopoguerra si avvicinò alla metodologia marxista. Tra le sue opere: Fogazzaro (1938); il vol. di scritti giovanili Saggi critici (1950); Scrittori ...
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Letterato (Siracusa 1760 - ivi 1842); seguì nel 1798 il re Ferdinando IV in Sicilia, e ne divenne per breve tempo ministro della Guerra. Accademico della Crusca e grandemente stimato dai letterati suoi [...] contemporanei, spese la sua vita sui classici latini, alcuni dei quali (Odi di Orazio, Uffizi di Cicerone, Satire di Giovenale) tradusse con plauso; ammirò grandemente e imitò nei suoi versi V. Alfieri, ...
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Poeta bucolico greco di Siracusa, seguace e imitatore di Teocrito, fiorito intorno al 150 a. C. (dall'enciclopedia bizantina di Suda è messo infatti in rapporto con un Aristarco, probabilmente il grande [...] grammatico di Samotracia). Le sue poesie, insieme a quelle di Bione, sono state tramandate in appendice agli idillî di Teocrito e non tutti i codici ci hanno dato indicazioni sicure circa la paternità ...
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Scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Autore agli inizi oscillante tra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo, V. finì per elaborare una forma di racconto fra [...] il reale e il simbolico, dove si avverte l'influsso dei narratori americani e dove una liricità quasi ermetica si accorda con il parlato proprio della rappresentazione oggettiva. Tra i romanzi: Uomini ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] dell'Immermann e dalla volgare accusa scagliatagli dal Heine. Nell'auturmo del 1835 fu di nuovo in Sicilia; a Siracusa, dove infieriva il colera, cadde gravemente malato. Qui, precocemente consunto nel fisico e psicologicamente disadattato a un mondo ...
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...