Ingegnere e architetto (Busto Arsizio 1914 - ivi 2000); formatosi nell'ambito del razionalismo nei progetti degli anni Cinquanta (concorsi per la chiesa di Montecatini, 1953; per la stazione ferroviaria [...] di Napoli, 1954; per il santuario di Siracusa, 1957), sperimenta l'esibizione enfatizzata degli elementi strutturali approdando a una ricerca incentrata sulle strutture a membrana in cemento armato: scuola elementare di Gorla Minore (1959); chiesa ...
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Prelato e uomo politico (m. Messina 1195). Nato in Inghilterra, di nobile famiglia, educato in Francia, si stabilì in Sicilia dove divenne consigliere del re Guglielmo il Malo e verso il 1155 fu fatto [...] vescovo di Siracusa. Dopo la morte (1166) di Guglielmo il Malo, fu consigliere di suo figlio Guglielmo il Buono. Arcivescovo di Messina dal 1183 circa, fu favorevole a Tancredi conte di Lecce contro Enrico VI, sebbene si riconciliasse con quest' ...
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Ufficiale al servizio di Bisanzio, cui secondo la tradizione è collegata l'invasione dei Musulmani in Sicilia (827): accusato di aver rapito una vergine dal chiostro, per sfuggire al castigo si sarebbe [...] ribellato e, dopo aver preso Siracusa, avrebbe battuto le milizie inviategli contro. Voltisi poi i Siciliani contro di lui, avrebbe cercato aiuto in Africa presso l'emiro di Qairawān: partecipando alla spedizione araba, sarebbe stato ucciso mentre ...
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Stratego ateniese (5º sec. a. C.). Nel 427 difese Corcira dai Peloponnesiaci: nel 425 comandò la flotta diretta in Sicilia, ma non colse alcun successo. Nel 413 fu inviato con 10 navi in aiuto di Nicia [...] che assediava Siracusa ma cadde nella battaglia navale del Porto Grande. ...
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Nome di tre personaggi della storia siracusana: 1. Comandante (405 a. C.), con Dionisio, dell'esercito siracusano, favorì il colpo di stato del collega, e gli diede in moglie la figlia Aristomache. 2. [...] Nipote del precedente, entrato in Siracusa (353 a. C.) durante l'assenza di Callippo ateniese, vi dominò per due anni; fu poi ucciso. 3. Figlio di Dione, morì suicida ancor giovane. ...
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FIMETTA (Fimeth, Fimetti), Ruggero
Gastone Breccia
Figlio di Simone, apparteneva a una nobile famiglia siciliana di origine normanna che si era insediata a Lentini.
Già nel 1172 un Goffredo Fimetti [...] è attestato come stratigoto a Siracusa. All'inizio dei sec. XIII i Fimetti dovettero stabilirsi a Lentini, dove esercitavano funzioni di ufficiali regi locali. Un altro Goffredo vi è ricordato nel 1239 come comestabulus (conestabile). A lui nel 1240 ...
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CASSONE, Giuseppe
Magda Jászay
Eugenio Koltay-Kastner
Nacque, quartogenito di dieci figli, a Noto il 13 nov. 1843 da Luigi, architetto e ingegnere del genio civile, e da Michela Rizza, che vi si erano [...] trasferiti da Siracusa nel 1837. Studiò presso il letterato e sacerdote Corrado Sbano. Di famiglia liberale, nel 1860 fuggì per arruolarsi tra i volontari garibaldini, ma il padre lo costrinse a ritornare a casa. Seguiva i corsi di giurisprudenza ...
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Signore di Reggio e Messina dal 476 a. C., quale tutore dei figli minorenni del morto tiranno Anassila. Benché alleatosi con Taranto contro gli Iapigi, fu da questi gravemente sconfitto; nel 467 i figli [...] di Anassila, spalleggiati da Ierone di Siracusa, lo costrinsero a deporre il potere. M. si stabilì allora a Tegea nell'Arcadia. ...
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BECCADELLI DI BOLOGNA, Girolamo
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia palermitana di origine bolognese, il B. nacque verso la fine del sec. XV da Fabio e da Laura Bologni. Abbracciò la [...] il cardinale Francisco de Toledo raccomandandolo a Carlo V il 20 apr. 1552 per l'assegnazione di un'abbadia della diocesi di Siracusa: "yo no puedo dexar de suplicar a V. M. lo mismo, haviendo conoscido aqui... la virtud y calidad del dicho obispo y ...
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Nome di due dinasti indigeni (Siculi) di Erbita: il primo, che fondò Calatte (466 a. C.) assieme a Ducezio, fu poi in buoni rapporti con Atene e morì nel 414; il secondo strinse un trattato di pace con [...] Dionisio I di Siracusa (403) e fondò la città di Alesa, che da lui prese nome (Alesa Arconidea). ...
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...