Tiranno di Gela e poi di Siracusa (Gela 540 - Siracusa 478 a. C.). Figlio primogenito di Dinomene, ebbe dal tiranno di Gela, Ippocrate, importanti incarichi militari. Caduto Ippocrate a Ibla, G. assunse [...] in quelle città e, accolto l'appello dei gamori (proprietarî) cacciati dal popolo e ritiratisi a Casmene, li ricondusse a Siracusa di cui si insignorì (485). Ingrandì la città con parte degli abitanti di Gela e di Camarina, nonché di Megara Iblea ...
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Primogenito di Dionisio I (4º sec. a. C.); succeduto al padre nel 367, concluse prontamente la pace coi Cartaginesi sulla base dello statu quo e si propose, consigliato da Dione, di attuare un programma [...] la stessa cittadella di Ortigia. D. si trattenne allora in Italia sino a che (347-46) riuscì a occupare nuovamente Siracusa: bloccato poi in Ortigia da Iceta di Leontini e da Siracusani ribelli, all'avvicinarsi dei rinforzi inviati a questi ultimi da ...
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1. Figlio di Agatocle tiranno di Siracusa. Accompagnò il padre in Africa contro i Cartaginesi nel 310 a. C.; lasciatovi nel 307 quale comandante delle forze greche, fu ucciso dalle truppe ammutinatesi. [...] 2. Figlio del precedente, tentò di aprirsi la via al trono di Siracusa uccidendo lo zio Agatocle il giovane, designato a suo successore dal vecchio tiranno Agatocle; alla morte del nonno (289 a. C.) A. venne però assassinato. ...
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Nome di due uomini politici di Siracusa. 1. Uno dei capi (m. 314 a. C.) del movimento oligarchico che dominò nella città dopo la morte di Timoleonte (336 circa); bandito da Agatocle (316), cercò di tornare [...] . 2. Forse nipote del precedente, divenne signore di Agrigento (279 a. C. circa), e riuscì a impadronirsi di quasi tutta Siracusa: contro S. intervennero i Cartaginesi per impedire la creazione di un forte stato unitario e poi, invocato dai Sicelioti ...
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Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando [...] frustrati dal sopraggiungere della flotta cartaginese di Imilcone; D., sconfitto per mare presso Catania, fu assediato in Siracusa. Liberatosi grazie a una pestilenza che infierì tra i Cartaginesi, D. riprese i suoi progetti di unificazione dei ...
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I servi della gleba nell’antica Siracusa. Approfittando dei tumulti seguiti alla cacciata degli aristocratici possidenti fondiari da parte dei c., Gelone s’impadronì del potere (485 a.C.). Più tardi Dionisio [...] I li ammise forse alla cittadinanza, seppure con diritti limitati ...
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Cortigiano di Dionisio II, tiranno di Siracusa; secondo la più diffusa versione, avendo adulato Dionisio per la sua potenza, fu da questo fatto sedere sul proprio trono, sopra al quale pendeva dal soffitto [...] una spada (spada di D.) sostenuta soltanto da un crine di cavallo, per mostrare le preoccupazioni e i pericoli incombenti sui regnanti ...
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Comune e porto della prov. di Siracusa (109,3 km2 con 33.957 ab. nel 2007). Al 1949 risale la raffineria, primo nucleo del ‘polo’ petrolchimico in seguito esteso sulla costa meridionale del golfo.
Storia
Fondata [...] da Federico II intorno al 1232, con il nome di A. Veneranda, divenne il soggiorno preferito dell’imperatore. Feudo di signori aragonesi nel 14°-15° sec., nel 1567 ritornò definitivamente città regia, fiorente ...
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Vigilio
Papa (Roma fine 5° sec.-Siracusa 555). Fu eletto papa nel 537, dopo la deposizione di papa Silverio. Dopo un’iniziale opposizione, sotto la pressione dell’imperatore Giustiniano I, che lo aveva [...] fatto portare da Roma a Costantinopoli, sottoscrisse un decreto di condanna dei Tre capitoli (➔ Tre capitoli, scisma dei), scritti favorevoli al nestorianesimo, durante il Concilio di Costantinopoli (553) ...
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Figlio maggiore di Dioniso II tiranno di Siracusa; lasciato dal padre alla difesa d'Ortigia (356 a. C.), fu costretto da Dione ad allontanarsene. Ma più tardi riuscì a tornare assieme al padre a Siracusa [...] (346) ...
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...