Scrittore greco-siculo di età ellenistica, autore di una Circumnavigazione e di una paradossografia sulle cose mirabili di Sicilia (opere non giunteci). ...
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BENJAMIN romano da Siracusa
Attilio Milano
Il nome di questo ebreo compare in un documento particolarmente significativo per la posizione della persona a cui è indirizzato e per la natura del privilegio [...] trasmessogli. Il 17 genn. 1466 re Giovanni II d'Aragona faceva pervenire a B., nella sua qualità di rappresentante delle giudecche, dei maggiorenti e dei singoli ebrei di tutta la Sicilia, l'autorizzazione ...
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Nobile siracusano (410-354 a. C.); collaboratore di Dionisio I, fu alla sua morte consigliere del figlio di lui Dionisio II. Imbevuto di idee platoniche e desiderando che anche il tiranno ne subisse l'influsso, [...] tornava in Atene. Fallito un tentantivo del filosofo, che si recò a Siracusa per tentare la pacificazione, D. tornò con le armi in pugno (357) occupando Siracusa nell'assenza del tiranno: la guarnigione che Dionisio II aveva lasciato nell'isola ...
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Succeduto minorenne (215 a. C.) al nonno Gerone II e sottoposto a un consiglio di reggenza, poté svincolarsene con l'aiuto interessato di Adranodoro che lo trascinò a una guerra contro i Romani; ma fu assassinato nel 214 a. C., dopo 13 mesi di regno. La crisi che seguì tolse ai Siracusani ogni possibilità di successo nella guerra che terminò disastrosamente ...
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Nato da modesta famiglia a Siracusa verso il 306 a. C., dopo aver militato con onore contro i Cartaginesi, fu riconosciuto stratego, insieme ad Artemidoro, in seguito a iniziativa dei soldati (275-74). [...] durante la prima e la seconda guerra punica. A questa politica filoromana di G. si deve un periodo di grande splendore per Siracusa, e, se è vero che preparò l'asservimento della Sicilia greca ai Romani, è altrettanto vero che la soggezione era ormai ...
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Tiranno di Siracusa (360 circa - 289 a. C.); figlio di un fuoruscito di Reggio stabilitosi in Siracusa, dimostratosi inizialmente valoroso ufficiale e oratore di parte democratica, s'impadronì con una [...] nell'Africa stessa donde ritornò nel 308-7. In Sicilia A. ebbe buon successo combattendo gli Agrigentini in lotta contro Siracusa, ma fu costretto a far pace coi Cartaginesi dopo un secondo inutile intervento in Africa; riuscì poi a sottomettere ...
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Patriota (Siracusa 1778 - Palermo 1826); fervente carbonaro, diede vita, dopo la rivoluzione del luglio 1820, a una serie di tentativi militari con intenti separatisti, specialmente nella zona attorno [...] a Siracusa. Arrestato nel 1821, fu giustiziato dopo cinque anni di prigionia. ...
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Presunto fondatore di Siracusa nel 734 a. C., forse della famiglia dei Bacchiadi, signori di Corinto. Secondo la tradizione A. partì in volontario esilio da Corinto per l'uccisione del giovane Atteone [...] e fu poi ucciso in Siracusa dal suo amasio Telefo. ...
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Architetto, pittore e incisore (Siracusa 1670 - ivi 1743), autore, tra l'altro, della Chiesa dello Spirito Santo (1727), del portico esterno della chiesa di S. Lucia e delle decorazioni della chiesa della [...] Madonna del Carmelo, tutte situate a Siracusa. ...
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...