DIAZOMA (διάζωμα)
F. Grana
G. Matthiae
Nel teatro greco è il pianerottolo o corridoio che, seguendo un andamento circolare parallelo a quello delle gradinate, le divide in settori più alti o più bassi; [...] se ne trova uno nel teatro di Epidauro e in quello di Siracusa, due in quello di Atene. Tale divisione venne accolta in Roma (praecinctio, balteus), sia nei teatri (v.) che negli anfiteatri (v.), in modo da dividere le gradinate in gruppi detti ...
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ORSI, Paolo
U. Zanotti Bianco
Archeologo, nato a Rovereto, allora austriaca, il 18 ottobre 1859 e ivi morto l'8 novembre 1935.
Iscrittosi all'Università di Vienna, si laureò a Padova dopo essersi naturalizzato [...] sempre più di prevalenza greca negli ultimi due periodi.
Numerose anche le scoperte nell'area della civiltà greca. A Siracusa l'eplorazione delle varie necropoli, la liberazione delle rovine del tempio di Apollo, di Atena e dell'Olympieion, e ...
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CANEA, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, di stile classico. Così denominato dalla lèkythos n. 6 della Canea. Appartiene al gruppo dei pittori di lèkythoi "povere"; [...] del Pittore di Klügmann (altrimenti detto Pittore dell'Amazzone), è stato riconosciuto dal Beazley in tre lèkythoi (la Canea 6; Siracusa fr.; Siracusa 26583) databili fra il 440-430 a. C. ed in ciascuna delle quali è raffigurata un'Amazzone.
Bibl.: P ...
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NAUCELLIO (Naucellius)
Red.
Poeta romano che fu ritratto settantenne, intorno al 375-380 d. C., dal pittore Lucillus (v. vol. iv, p. 721), quadro che lo stesso poeta descrive in uno dei suoi epigrammi [...] (Naucelli, Epigrammata Bobiensia, 8, 1 ss.).
Iunius o Iulius Naucellius, nato a Siracusa, venne da giovane a Roma dove sposò una Sabina, da cui ebbe il figlio Sabino; di altri figli parla Simmaco (Epist., iii, 14) che indirizza alcune lettere a N. ...
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LUCILLUS
Red.
1° (v. vol. iv, p. 721). - Pittore romano che dipinse il ritratto del poeta Naucellio settantenne, intorno al 375-380 d. C., e che lo stesso poeta descrive in uno dei suoi epigrammi (Naucelli [...] Epigrammata Bobiensia, 8, 1 ss.).
Giunio o Giulio Naucellio, nato a Siracusa, venne da giovane a Roma dove sposò una Sabina, da cui ebbe il figlio Sabino; di altri figli parla Simmaco (Epist., iii, 14) che indirizza alcune lettere a Naucellio intorno ...
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BION (βίων)
M. T. Amorelli
3°. - Scultore ionico, figlio di Diodoro, di Mileto. La sua vita si svolse tra la fine del VI ed il principio del V sec. a. C.
Dopo il 494, anno in cui avvenne la distruzione [...] di Mileto per opera dei Persiani, B. si recò a Siracusa, ove lavorò per i Dinomenidi. A Delfi gli scavi eseguiti dai Francesi hanno messo in luce una base che sorreggeva l'ex voto offerto da Gelone dopo la battaglia di Imera (480). La base era ...
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Architetto (Palermo 1931 - ivi 2005), figlio di Emanuele. Laureatosi nel 1960 con Luigi Epifano, alternò l'attività professionale con la ricerca e la didattica presso la facoltà di Architettura dell'Università [...] di Palermo. Tra le opere più significative la postrazionalista Villa Crisci (1974), il Mercato ittico di Portopalo di Capo Passero (Siracusa) (dal 1977) e la Pretura circondariale di Termini Imerese (1991-2004). Tra le prime attività di ricerca si ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
A. Giuliano
Filosofo nato ad Atene (428-427). Allievo di Socrate (v.), dopo la morte del maestro si ritirò a Megara, e più tardi in Sicilia e in Magna Grecia ove entrò in contatto [...] con i circoli pitagorici ivi esistenti. Alla corte di Dionisio il Vecchio di Siracusa cercò di imporre riforme nella costituzione politica, ma entrato in contrasto con il dinasta fu costretto a partire e finì schiavo sul mercato di Egina. Liberato e ...
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ARGEIADAS (᾿Αργειάδας)
P. Orlandini
Bronzista greco di Argo, attivo nei primi decenni del V sec. a. C., figlio del grande scultore argivo Hageladas. Assieme ai bronzisti argivi Atotos e Asopodoros e [...] Diod., xi, 76, 5), ma deve riportarsi a qualche anno dopo il 484, allorché Gelone distrusse Camarina trasferendone gli abitanti a Siracusa (Herod., vii, 156). L'attività di A. e dei suoi colleghi viene quindi a inquadrarsi tra la fine dell'arcaismo e ...
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HERMOKREON (῾Ερμοκρέων)
G. A. Mansuelli
Architetto greco, presumibilmente del III sec. a. C. Costruì in Parion l'altare dei Giganti, presso il tempio di Apollo Aktàios (Strab., x, 5, 7 = C. 487; xiii, [...] 1, 13 = C. 588). L'altare era lungo uno stadio e aveva le stesse proporzioni di quello di Gerone II a Siracusa (269-215). Rappresentazioni di esso si trovano su monete di Parion: era quadrangolare, con volute acroteriali e un fregio di ghirlande.
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...