Storico del 5º sec. a. C., autore di due opere: una sull'Italia, nella quale trattava dei popoli della parte più meridionale della penisola e delle colonie ivi fondate dai Greci; un'altra sulla Sicilia, nella quale esponeva la storia dell'isola dal mitico Cocalo re dei Sicani, fino al congresso di Gela (424 a. C.). Scrisse in dialetto ionico e le sue opere furono certamente conosciute da Tucidide che ...
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Filosofo pitagorico, forse contemporaneo di Archita di Taranto e discepolo del concittadino Iceta, dal quale accoglie la teoria che la terra, posta al centro dell'universo, si muove intorno al suo asse da ovest a est. Ritenendo che nella concezione di Pitagora i numeri fossero principî troppo astratti, li interpretò, con Democrito, come atomi materiali, ma si allontanò da lui accogliendo la concezione ...
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Uomo politico e comandante siracusano, del sec. IV a. C. Egli aveva comune con Dione il programma di abbattere la signoria di Dionisio II, ma stava col partito democratico, in opposizione alle ricostruzioni [...] dottrinali e oligarchiche dell'altro. E. e Dione si trovarono quindi in una continua alternativa di accordi e di contrasti nei quali si univano ragioni politiche e ragioni personali. Nel 356 E. condusse ...
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È forse il primo tra gl'incisori della zecca siracusana, cui venne permesso di apporre il nome sui suoi prodotti. E. apportò ai due tipi del tetradramma (v. dramma) varianti e miglioramenti notevoli: l'effigie femminile viene infatti addolcita nelle linee del volto, e si anima di un sentimento di vita sinora assente; i capelli si ondulano e si rialzano rigonfî tutt'intorno al capo, mentre si ornano ...
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Ermodoro di Siracusa
Filosofo, allievo di Platone. Scrisse una monografia sul suo maestro, alla quale attinsero Diogene Laerzio e Simplicio. Guadagnò molto in Sicilia con il commercio dei libri di Platone. [...] L’interesse per la religione astrale e le dottrine dei magi fanno di E., con Eudosso, uno dei principali rappresentanti della tendenza orientalizzante dell’antica Accademia ...
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SIRACUSA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. È un mestierante abile e prolifico, di fisionomia decisamente eclettica, che dipinge con [...] è possibile cogliere in opere quali lo stàmnos con psicostasia di Boston, che appartiene alla prima fase del Pittore di Siracusa. Tra le figure più riuscite ed evidentemente più apprezzate dall'artista sono quelle dei satiri, brutali e vigorosi, che ...
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Uomo politico siracusano (sec. 5º-4º a. C.); sposò (406) una sorella di Dionisio I di Siracusa, e fu tra i collaboratori del tiranno; fu inviato (396) in Grecia a cercare aiuto contro i Cartaginesi, e [...] (394) fu onorato dagli Ateniesi insieme a Dionisio e ai suoi fratelli. Nel 387 con 20 navi siracusane e dell'Italia meridionale collaborò con Sparta nelle operazioni marittime della guerra corinzia; poco ...
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Uomo politico siracusano di parte democratica (sec. 4º a. C.); avverso alla signoria di Dionisio II, fu in continua alternativa di accordi e contrasti con Dione per motivi politici e personali. Nel 356 [...] ottenne una splendida vittoria navale sulla flotta di Dionisio, comandata da Filisto; si fece poi propugnatore di una riforma agraria che gli alienò definitivamente l'animo di Dione, conservatore e oligarchico, ...
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Filosofo greco; scolaro di Platone, sul quale scrisse una monografia, a cui attinsero Diogene Laerzio e Simplicio. Guadagnò molto in Sicilia col commercio dei libri di Platone. L'interesse per la religione astrale e le dottrine dei magi fanno di E., con Eudosso, uno dei principali rappresentanti della tendenza orientalizzante dell'antica Accademia ...
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Autore di uno scritto sulla spedizione di Ciro e sulla ritirata dei Diecimila ricordato da Senofonte nelle sue Elleniche (III 1,2). Sembra che si tratti di uno pseudonimo sotto il quale lo stesso Senofonte aveva pubblicato la sua Anabasi ...
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siracusano
siracuṡano agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siracusa, porto della Sicilia orient., sul mare Ionio, e capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Siracusa. Come s. m., il s., la varietà del dialetto siciliano parlato...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...