Anna Foa
Un nuovo esodo per gli ebrei?
Dopo gli attacchi terroristici in Francia, il primo ministro israeliano Netanyahu ha invitato gli ebrei d'Europa a stabilirsi in Israele, ma il riscontro non è stato [...] loro patria. Altre voci simili, di laici come di rabbini, si sono levate a ribadire questa volontà. Si è detto che il sionismo è una cosa seria, che riguarda un progetto culturale e identitario, non una fuga dal pericolo. Si è insistito sul fatto che ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] a Berkeley, dov'è stato professore di sociologia e, dal 1971, professore emerito. Di origini ebraiche, aderì al sionismo, anche se finì poi con lo staccarsene, occupandosi dell'antisemitismo come fenomeno sociale e delle tecniche di propaganda da ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] ma legata anch'essa al contesto del nazionalismo e del colonialismo europei, è data dallo Stato d'Israele: il sionismo, nato per risolvere il problema ebraico, è stato sentito come movimento nazionale degli ebrei incalzati dall'antisemitismo e al ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] risonanza ed efficacia ha avuto invece, anche per ragioni storiche, l'utopia comunitaria e cooperativistica maturata all'interno del sionismo o, più in generale, in rapporto all'esperienza e alle prospettive dello Stato ebraico in Palestina. Oltre al ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] i segni e i colori che suscitano aggregazione e rispetto, quanto il suo valore simbolico. Th. Herzl, il fondatore del sionismo, affermava con sottile arguzia che "con una bandiera si può fare di tutto, persino guidare il popolo nella Terra Promessa ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] per i grandi gruppi che si sono trasferiti in Israele, nei quali si sono combinate la libera scelta suggerita dal sionismo con la necessità determinata dalle persecuzioni razziali; o come è avvenuto per le popolazioni costrette a lasciare le loro ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] fallimento di un metodo, in Rass. italiana di criminologia, IX (1998), pp. 579-609; F. D'Antonio, Aspetti della rigenerazione ebraica e del sionismo in C. L., in Società e storia, XXIV (2001), 92, pp. 283-309; M. Gibson, Born to crime. C. L. and the ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] del concetto di nazione (sono del 1896 la pubblicazione a Vienna di Der Judenstaat di Theodor Herzl e la nascita del sionismo quale nazionalismo ebraico volto alla ricostituzione di un proprio Stato moderno), concetto il quale, per quanto a tutt'oggi ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] l'antica contrapposizione tra un messianismo religioso che rifiutava ogni attivismo in vista della fine dell'esilio, e il sionismo laico e nazionalistico, lasciò il posto a una nuova sintesi, un attivismo nazionalistico di tipo religioso, il cui ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...