Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] La fase iniziale del movimento sionista, segnata dalle prime due ondate di immigrazione ebraica in Palestina (1882 e 1904) e dalla fondazione del movimento sionista sulla spinta di Theodor Herzl nel 1898, ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] 2005 i 9,7 miliardi di dollari (+67% rispetto al 2004).
Verso la fine dell’Ottocento, la diffusione del sionismo alimentò varie ondate migratorie ebraiche dall’Europa in Palestina (➔). Dopo la fine del primo conflitto mondiale e lo smembramento dell ...
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HERZLIYA
Umberto BONAPACE
. Città (23.000 ab. nel 1958) della Palestina settentrionale, nello stato d'Israele. È situata nella piana di Sharon, 13 km a NE di Tel Avīv, non lungi dalla costa mediterranea, [...] ad agrumi e banane. Fondata nel 1924 da coloni americani e così denominata in onore di T. Herzl, fautore del Sionismo, si sviluppò ben presto in un centro agricolo importante e vide poco meno che triplicata la sua popolazione nel decennio 1949 ...
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Israele, storia di
Elena Loewenthal
Un antichissimo nuovo Stato
Israele è un nome molto antico, citato nella Bibbia più di duemila volte. Da allora questo nome è diventato quello di tutto il popolo [...] , senza essere disprezzati dal resto del mondo, senza emarginazione. "Se lo volete, non sarà un sogno", dice ancora il padre del sionismo. Dal 14 maggio del 1948 Israele non è più un sogno
Le ondate migratorie
In terra d'Israele non era mai sparita ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] senza considerare che se gli ebrei arrivavano in Palestina era proprio perché l'Europa li stava perseguitando ed espellendo. Il sionismo, ovvero il nazionalismo ebraico, era stata la risposta al rifiuto degli ebrei espresso dall'Europa fin dagli anni ...
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POLONIA (XXVII, p. 724; App. I, p. 945; II, 11, p. 571; III, 11, p. 447)
Piero Innocenti
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Pietro Marchesani
Lajos Németh
Jacek Wolski
Divisione. - La suddivisione amministrativa [...] e di aspre accuse contro gli oppositori (19 marzo 1968), cercando anche, debolmente, di ridimensionare la portata del "sionismo" e di frenare l'iniziativa del ministero degli Interni. Ma la campagna ebbe effetti di vasta portata: personalitމ della ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] di B. Primo congresso mondiale sionista, convocato a B. daT. Herzl per il 29 agosto 1897, data di nascita ufficiale del sionismo; dal congresso uscì il cosiddetto Programma di B., ossia il principio della creazione in Palestina di una sede nazionale ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] per i grandi gruppi che si sono trasferiti in Israele, nei quali si sono combinate la libera scelta suggerita dal sionismo con la necessità determinata dalle persecuzioni razziali; o come è avvenuto per le popolazioni costrette a lasciare le loro ...
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Terzo Mondo
Jean-Baptiste Duroselle ed Eugène Berg
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
di Jean-Baptiste Duroselle, Eugène Berg eGian Tommaso Scarascia Mugnozza
TERZO MONDO
Terzo Mondo di Jean-Baptiste [...] concessione dello statuto di osservatore permanente all'OLP (1974) e anche sulla formula controversa relativa all'assimilazione del sionismo a una forma di razzismo (1975). Alcuni statisti come H. Kissinger hanno denunciato gli effetti di questa ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] termine allo stato di guerra che ormai dura da più di sessant’anni. In realtà molte colonie per i nuovi zeloti del sionismo religioso non sono solo semplici insediamenti che ospitano famiglie giunte dagli Usa o dall’ex Urss o da altre parti del mondo ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...