SERVI, Flaminio
Alberto Cavaglion
SERVI, Flaminio. – Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 24 dicembre 1841, sesto figlio di Samuele e di Fiore Castelnuovo.
La madre, insegnante nella scuola elementare, [...] percezione di quel «piccolo mondo antico» sarebbe oggi priva di colore, relegata alle sole fonti notarili.
Al sorgere del sionismo, alla fine dell’Ottocento la sua posizione fu di netta opposizione: continuò a rivendicare il principio di libertà e di ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] con il ristabilimento del regno in Palestina, e in seguito alla sua conversione al cristianesimo (una specie di sionismo protestante ante litteram che ben esprimeva il biblicismo evangelico e, insieme, si coniugava con le preoccupazioni politiche per ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] , N., Il populismo degli anni settanta, in "Il Mulino", 1970, XIX, 209, pp. 363-402.
Cremonesi, L., Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz (1881-1920), Firenze 1985.
Debord, G., Commentaires sur la société du spectacle, Paris 1988 (tr. it ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] una linea che mantenne ferma e anzi radicalizzò negli anni, sintetizzando infine il proprio profondo dissenso nell’opera Sionismo bifronte (Roma 1935), raccolta di articoli apparsi in La nostra bandiera. Dal 1934 la situazione politica di particolare ...
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Pittore francese (Parigi 1848 - Dominica, isole Marchesi, 1903). Entrato nel 1868 nella marina militare, visitò la Svezia e, nel 1870, la Danimarca. Di ritorno a Parigi, con alcune felici operazioni di [...] sviluppo del cubismo; dalle idee e dalla sua pittura muovono i fauves. Nel concepire la pittura come diretta espressione del mondo interiore dell'artista, aprì la via non solo all'espres sionismo, ma anche alle correnti non-fi gu rative o astratte. ...
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GOMUŁKA, Władysław
Domenico Caccamo
Uomo politico polacco, nato a Bialobrzegi, presso Krośno (voivodato di Rzeszów) il 6 febbraio 1905. Attivo nel movimento sindacale di estrema sinistra, arrestato [...] del 1968 la crisi del centrismo di G. si rese evidente: egli stesso fu personalmente coinvolto nella denuncia del sionismo (discorso alla televisione, 19 marzo 1968). D'altra parte, la sua concezione delle relazioni internazionali lo portava ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] ; un sentimento che non si confonde né, da un lato, con il nazionalismo, né, dall’altro, con il sionismo, e che, in occasione del primo conflitto mondiale, viene rafforzandosi, essendo Amelia una fervida interventista. Aldo parte volontario nel ...
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TESTA, Gustavo
Marco Roncalli
– Nacque a Boltiere (Bergamo) il 18 luglio 1886, settimo e ultimo figlio di Angelo, piccolo proprietario agricolo, e di Agnese Guaitani.
La sua famiglia, di antico ceppo [...] Giovanni, a cura di L.F. Capovilla - V. Zanella, Bergamo 1996, pp. 55, 62-66, 73, 93, 123, 371; sull’atteggiamento circa il sionismo cfr. U. Bialer, Cross on the Star of David, Bloomington 2005, pp. 12, 65 s., 75, 87; per le vicende del conclave del ...
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Storico, nato a Rieti l'8 aprile 1929. Laureatosi a Roma con F. Chabod, fu in seguito allievo dell'Istituto italiano per gli studi storici fondato a Napoli da B. Croce. La sua formazione deve molto anche [...] Ambris. Si ricordano infine: Ebrei in un paese arabo. Gli ebrei nella Libia contemporanea tra colonialismo, nazionalismo arabo e sionismo (1978) e Il fascismo e l'Oriente: arabi, ebrei e indiani nella politica di Mussolini (1988).
Bibl.: L. Valiani ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] senza considerare che se gli ebrei arrivavano in Palestina era proprio perché l'Europa li stava perseguitando ed espellendo. Il sionismo, ovvero il nazionalismo ebraico, era stata la risposta al rifiuto degli ebrei espresso dall'Europa fin dagli anni ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale e lancia un durissimo attacco alla...