FANCELLI, Chiarissimo
Sandro Bellesi
Figlio di Antonio di Alessandro, nacque a Settignano (Firenze) intorno agli anni Ottanta del sec. XVI e fu iniziato allo studio delle arti plastiche nella bottega [...] identificato.
Le commissioni granducali favorirono l'affermazione del F. nell'ambito della scultura fiorentina e come sintomo di una notorietà già acquisita possono essere menzionate alcune allogazioni importanti. Dalla biografia dell'artista redatta ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] 'argento degli uomini che aveva fatto uccidere, come espiazione che ha quasi un sapore di negromanzia (Dagron, 1984). È sintomo di una riduzione d'informazione che sotto vari aspetti ha dell'incredibile, tenuto conto che i trattati sono stati redatti ...
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TELL el-‛AMĀRNAH
S. Donadoni
A. M. Roveri
Località dell'Egitto. Verso la fine della XVIII dinastia ragioni religiose e politiche spinsero un re d'Egitto, Ekhnaton (c. 1370 a. C.) ad abbandonare Tebe [...] che avrebbero dovuto essere costruzioni destinate ai secoli qui si ha un largo uso del mattone crudo: il che è sintomo di una mentalità diversa dalla consueta, e più scenografica- per così dire- che architettonica. Con più coerenza e con maggiori ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] in parte il suo ordinamento civile, con la nomina di nove consoli, affiancati dal consiglio dei Dieci (1148), sintomo dell'affermarsi in città di nuove forze politiche e, soprattutto, dell'affacciarsi sulla scena del potere dei mercanti. Dopo ...
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BUZZI, Elia Vincenzo
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio di Francesco e di Barbara Giudici, nacque a Viggiù il 5 maggio 1708, in una famiglia di scultori, quadratori, "mercanti ed artefici di marmi" (Viggiù [...] di Varese, caratterizzate da una durezza insolita nelle pieghe trattate a spigoli vivi e taglienti e a piani spezzati, sintomo di una tendenza a superare l'iniziale posizione melloniana per una ricerca di movimento più intenso: tuttavia, tra le ...
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FOSCHINI, Michele
Matteo Lafranconi
Nacque a Guardia Sanframondi (nei pressi di Benevento) il 14 sett. 1711 da Filippo e Geronima Pingue; fu avviato agli studi dal sacerdote P. Piccirilli, che lo condusse [...] parole di elogio di M. Chiarini (1856-60, p. 430), mentre il De Dominici non ne apprezzava il colorito, secondo lui sintomo di inesperienza nell'uso dell'affresco, e preferiva il Tobiolo e l'Angelo, a olio su tela, dipinto per la prima cappella a ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] di centinaia di autopsie. Per la prima volta viene stabilito un legame, retrospettivo, tra le lesioni del cadavere e i sintomi clinici. Ma è curioso notare come lo stesso Morgagni, sicuramente un maestro nell'indagine sul cadavere e fondatore di una ...
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GIULIANOTTI, Filippo Silvestro
Barbara Musetti
Nacque a Genova il 31 dic. 1851 da Silvestro e Caterina Cambiaso.
Nel 1864 avviò precocemente la propria formazione artistica presso l'Accademia ligustica [...] si imposero come prototipo di gusto ben oltre la scena nazionale.
La stretta connessione tra Eros e Thanatos, sintomo di un'inquietudine sempre più diffusa nella cultura europea di fine secolo, portò ben presto alla ridefinizione dell'iconografia ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] . 5° (Riché, 1957), ben poche ne sopravvissero nei due secoli successivi in Gallia, in Italia e in Spagna. I primi sintomi di una ripresa si avvertirono alla metà del sec. 8°, quando alcuni centri (per es. Metz) anticiparono quella rinascita che si ...
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JACOPO da Verona
Maria Elena Massimi
Figlio di Silvestro e di Agnese, è documentato a Verona, nella contrada di S. Cecilia, dal 1388 al 1442; la data di nascita 1355 è ricavabile dall'anagrafe contradale [...] come indice di mediocrità (Sandberg Vavalà, Toesca), l'eclettismo di J. è stato gradatamente reinterpretato quale sintomo di complessità culturale (Mellini, Bibbia istoriata…; Pallucchini; D'Arcais, 1973; Grossato, Da Giotto…), con la conseguente ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
sintomatico
sintomàtico agg. [dal gr. συμπτωματικός «accidentale, casuale» (der. di σύμπτωμα -ατος «sintomo»), sull’esempio del fr. symptomatique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che riguarda i sintomi, che costituisce un sintomo, che è...