La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] Susa, derivate dalla contaminazione del francoprovenzale [fo] e del piemontese [ˈventa], sono, per Terracini (1954-1955), il sintomo evidente di una debole resistenza di fronte all’avanzata delle varietà pedemontane. In altre circostanze, invece, le ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] , i + vocale e ge, gi (si trova, per es.: aiutor per adiutor, zaconus per diaconus, genuaria per ianuaria, ecc.), sintomo della confluenza dei suoni corrispondenti (si pronunciano allo stesso modo giorno < diurnum, già < iam, gente < gentem ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] proporre modelli di fronte allo scivolamento di certe scritture scolastiche verso l’italiano popolare (Bruni 1984), sintomo di un apprendimento linguistico ancora distante dai suoi obiettivi, mentre nella didattica risaltava la necessità di curare ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] continuativi e telici non durativi, oltre che stativi; cfr. § 2), il che ne attesta un carattere azionale più spiccato, sintomo di minore grammaticalizzazione (cfr. § 4).
I verbi di movimento andare e venire (al pari di stare) mostrano un processo ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] , pronomi personali e dimostrativi (pp. 178 s.; e, viceversa, la pausa tra preposizione e articolo, considerata quale sintomo della cosiddetta "lentezza" della pronuncia romana, pp. 179-181); l'ipercorrettismo del dittongo libero in sillaba chiusa (p ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] La Nuova Italia.
Serianni, Luca (1989), Saggi di storia linguistica italiana, Napoli, Morano.
Serianni, Luca (2005), Un treno di sintomi. I medici e le parole. Percorsi linguistici nel passato e nel presente, Milano, Garzanti.
Sinclair, John M. (1991 ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] (parole costituite da morfemi provenienti da due lingue diverse), che in particolari contesti sociolinguistici può anche essere il sintomo di una elevata compenetrazione delle grammatiche delle due lingue.
Nel corso della sua storia, l’italiano è ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] tipico parlante dialettofono sarà un anziano contadino. Recenti sintomi di un rallentamento della diminuzione della dialettofonia, o chiaramente espressivo e ludico può essere un sintomo della ricollocazione del dialetto nel repertorio (➔ repertorio ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] che egli è disposto a fornire per trovare la coerenza che guida la sua interpretazione del testo.
Un sintomo chiaro del fatto che in situazione comunicativa la coerenza testuale è costruita attivamente, passo dopo passo, attraverso aggiustamenti ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] a un giudizio esplicitamente o implicitamente negativo da parte dei parlanti, che le sentono come scorrette, inappropriate, sintomo di ignoranza.
La variazione interna è spiccatamente evidente nelle parlate dialettali, che, in quanto varietà dell’uso ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
sintomatico
sintomàtico agg. [dal gr. συμπτωματικός «accidentale, casuale» (der. di σύμπτωμα -ατος «sintomo»), sull’esempio del fr. symptomatique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che riguarda i sintomi, che costituisce un sintomo, che è...