maniacale agg. [der. di maniaco]. - 1. (psicol., med.) [di sintomo o fenomeno rientrante nella mania: tendenze m.] ≈ (non com.) maniaco. 2. (estens.) [di di comportamento, azione e sim., che si manifesta [...] in eccesso: ordine m.] ≈ eccessivo, morboso, ossessivo, patologico ...
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maniaco /ma'niako/ [dal lat. mediev. maniacus, der. del lat. tardo mania "mania"] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. (psicol., non com.) [di sintomo o fenomeno rientrante nella mania: furore m.] ≈ maniacale. 2. [...] (psicol.) [di soggetto affetto da mania] ≈ alienato, folle, malato di mente, matto, pazzo, squilibrato. ■ s. m. (f. -a) 1. (psicol.) [chi è affetto da mania: m. omicida] ≈ (disus.) alienato, folle, malato, ...
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silente /si'lɛnte/ agg. [dal lat. silens -entis, part. pres. di silēre "tacere, essere silenzioso"], lett. - 1. [di luogo o di tempo, in cui non si sente alcun rumore o suono] ≈ e ↔ [→ SILENZIOSO (1)]. [...] 2. [di persona, che sta senza dire nulla] ≈ [→ SILENZIOSO (3. a)]. 3. (med.) [di sintomo patologico, che non si rende osservabile] ≈ frusto, (non com.) lantanico. ↔ conclamato. ...
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prodromo /'prɔdromo/ s. m. [dal lat. prodrŏmus "messaggero, precorritore, staffetta", dal gr. pródromos, agg., "che corre avanti"], lett. - [spec. al plur., fatto che precede e annuncia il manifestarsi [...] di un altro fenomeno portatore di complicazioni: i p. di una malattia] ≈ avvisaglia, preannuncio, precorrimento, preludio, premessa, (lett.) prenunzio, prologo. ‖ segnale, segno, sintomo. ↔ conseguenza, effetto, esito, risultato. ...
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sintomatologia /sintomatolo'dʒia/ s. f. [comp. del gr. sýmptōmatos "sintomo" e -logia]. - (med.) [complesso di sintomi che caratterizzano una situazione morbosa o una malattia: s. premestruale] ≈ sindrome, [...] (non com.) sintomologia ...
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sintomologia /sintomolo'dʒia/ s. f. [comp. del gr. sýmptōma "sintomo" e -logia], non com. - (med.) [complesso di sintomi che caratterizzano una situazione morbosa o una malattia] ≈ [→ SINTOMATOLOGIA]. ...
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provocare v. tr. [dal lat. provocare, der. di vocare "chiamare", col pref. pro-¹; propr. "chiamare fuori"] (io pròvoco, tu pròvochi, ecc.). - 1. a. [indurre a una reazione violenta con un atto di sfida: [...] procurare, produrre, recare. ↔ impedire, inibire. ↓ frenare, ostacolare. b. [rendere possibile il verificarsi di un sintomo: la stanchezza può anche p. insonnia] ≈ arrecare, causare, determinare, favorire, generare, occasionare, originare, procurare ...
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giungla (disus. iungla) s. f. [dall'ingl. jungle, indost. jangal, sanscr. jaṅgala "deserto"]. - 1. (geogr.) [zona coperta di vegetazione ricca e intricata, tipica di alcune regioni monsoniche, con alta [...] forte, prepotenza, tracotanza, violenza. ↔ diritto, giustizia, legalità, legge, ordine. b. [situazione aggrovigliata, spec. in quanto sintomo di cattivo funzionamento delle strutture pubbliche: la g. dei concorsi, degli esami; g. retributiva] ≈ caos ...
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annuncio /a'n:untʃo/ (meno com. annunzio /a'n:untsjo/) s. m. [der. di annunciare]. - 1. [l'annunciare qualcosa, con la prep. di o assol.: a. di pagamento; fare un a.] ≈ (ant.) annunciazione, comunicazione, [...] , inserzione, offerta, pubblicità, réclame, [se trasmesso alla radio o alla televisione] spot. 3. (fig., lett.) [fatto o fenomeno che preannuncia qualcosa, con la prep. di: a. di sciagura] ≈ cenno, indice, indizio, presagio, segno, sintomo, spia. ...
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spia s. f. [dal got. ✻spaiha]. - 1. a. [chi cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altre persone allo scopo di riferirle a chi possa valersene per punire o danneggiare le persone interessate: [...] interiori, con la prep. di: il suo comportamento è una s. del suo turbamento interiore] ≈ indice, indizio, segnale, segno, sintomo. 3. (estens.) a. [apertura praticata in una porta o in una parete attraverso la quale si può vedere senza essere visti ...
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sintomo Nel linguaggio medico, fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I s. si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono...
sintomo
Fenomeno con cui si manifesta lo stato di malattia. I s. si distinguono in obiettivi, se possono essere percepiti da un osservatore esterno, e in soggettivi, se possono essere avvertiti solo dal paziente. Sono detti patognomonici quando...