In biologia, particella del citoplasma cellulare, contenente RNA ribosomiale (RNAr) e diverse proteine. Messi per la prima volta in evidenza al microscopio elettronico nel 1953, da G.E. Palade, i r. svolgono [...] . Il loro numero varia da 20.000 a 50.000 a seconda di quanto la cellula è attivamente impegnata nella sintesiproteica e hanno un diametro di 250-350 nm. Nelle cellule eucariotiche i r. possono essere liberi nel citoplasma o attaccati al margine ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] di Schaffer) e che sembra essere alla base dell’esperienza mnemonica (fig. B). Inoltre si è osservato che inibendo la sintesiproteica si blocca la m. a lungo termine, ma non quella a breve termine.
Un esercizio mnemonico prolungato negli animali ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] i lavori che portarono, nello stesso anno, A. Lwoff, F. Jacob e J. Monod alla chiarificazione dei meccanismi della sintesiproteica e della sua regolazione.
I notevoli progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della c. sono dovuti all’impiego di ...
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La più piccola massa di una sostanza che ne conservi la composizione chimica e che ne determini il comportamento chimico e chimico-fisico.
Chimica
Generalità
Una m. è formata da un insieme di atomi uguali [...] acidi nucleici, la trascrizione e il processo di elaborazione dell’RNA trascritto, il codice genetico, la sintesiproteica e il trasporto delle proteine sintetizzate, le tecnologie del DNA ricombinante. La conoscenza delle strutture macromolecolari ...
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testosterone Steroide a 19 atomi di carbonio che rappresenta il più tipico ormone maschile, sintetizzato nelle cellule di Leydig del testicolo (v. fig.) e, in minore quantità, dalla corteccia surrenale. [...] l’ormone esplica molteplici azioni metaboliche: la somministrazione di t. produce un effetto anabolizzante a livello della sintesiproteica; la carenza induce nel maschio la comparsa di creatinuria e diminuzione di glicogeno, fosfageno e acido ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] anni 1960 L. Vogel, F. Crick e C. Woese, indipendentemente, considerato il triplice ruolo dell’RNA nella sintesiproteica (➔ proteine), ipotizzarono che questa molecola doveva essere il primo polimero formatosi all’origine della vita. Nel 1970 H ...
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Ciclo che si compie all'incirca ogni 24 ore, con cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici. I r.c. sono regolati da fattori interni (il cd. orologio biologico) ed esterni (per es. luce e [...] alcune di queste proteine orologio, che introducono nel sistema, a ogni ciclo, un ritardo tra trascrizione, sintesiproteica e retroazione negativa che impedisce al sistema il raggiungimento di condizioni di equilibrio e determina invece condizioni ...
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Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con [...] tecniche di questi due settori di ricerca portò sia alla chiarificazione dei meccanismi riguardanti la regolazione genetica della sintesiproteica, sia alla definizione (1961) del concetto di RNA messaggero e delle nozioni di operone (come unità di ...
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Biologo francese (n. Nancy 1920 - m. 2013). Vincitore con A. Lwoff e J. Monod del premio Nobel per la fisiologia o la medicina (1965), compì pionieristiche ricerche volte allo studio dell'analisi genetica [...] quello della regolazione dell'attività del gene, identificando l'RNA messaggero e la sua funzione nel processo della sintesiproteica.
Vita e attività
Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nelle fila di France libre, riportando gravi ferite ...
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Biochimico britannico (Northampton 1916 - San Diego 2004). Ricercatore presso l'Istituto di biologia molecolare di Cambridge (Inghilterra) dal 1949, membro della Royal Society dal 1959, prof. di biologia, [...] successive hanno confermato la validità di tale modello. Formulò anche l'ipotesi, poi rivelatasi esatta, che nella sintesiproteica gli amminoacidi vengono trasportati fino all'RNA messaggero da molecole adattatrici, gli RNA di trasporto. ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
repressione
repressióne s. f. [dal lat. tardo repressio -onis, der. di reprimĕre «reprimere», part. pass. repressus]. – 1. L’azione e l’operazione di reprimere, il fatto di venire o di essere represso, e il modo stesso in cui vengono attuati:...