Gruppo di virus oncogeni a DNA, appartenenti alla famiglia Papovaviridae. I p. sono rappresentati dai virus del papilloma (dell’uomo, del coniglio, dei bovini e dei cani), dai virus del polioma, dal p. [...] il DNA virale nudo (virione) si dirige nel nucleo della cellula ospite e inizia la trascrizione e traduzione dei geni precoci. Essi codificano le proteine iniziali denominate t-piccola e T-grande. La sintesi di T-grande è essenziale per la successiva ...
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Biochimico statunitense (Fort Worth 1921 - Cresskill, New Jersey, 2006); laureatosi all'università di California a Los Angeles, ha insegnato alla Rockefeller University. Le sue ricerche vertono sulla chimica [...] delleproteine; in partic., ha sviluppato un metodo originale per la sintesi in fase solida di peptidi, grazie al quale ha ottenuto in laboratorio (1969) la prima sintesi totale di un enzima (la ribonucleasi), seguita poi dalle sintesi di ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] dell’ossigeno, dell’idrogeno, dell’azoto, dello zolfo, del ferro, del manganese ecc.
Altrettanto necessari sono i processi di sintesi di steroli. Tra le proteinedella membrana citoplasmatica vi sono quelle della catena respiratoria, coinvolte nella ...
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L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio [...] gruppi di f. a seconda della specifica destinazione: sintesi di quantità insolitamente elevate di citrico, di acido glutammico, di proteine ecc.).
F. anaerobiche o anossidative. - Una rassegna panoramica delle più note f. anaerobiche può ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] dell’eredità.
Caratteri generali
La struttura base è costituita da un filamento a doppia elica di DNA avvolto intorno agli istoni (proteine di Balbiani (o puffs) al cui interno si verifica una sintesi molto attiva di RNA. C. a spazzola Nome dato da ...
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Chimico tedesco (Eus kirchen 1852 - Berlino 1919). Allievo di A. von Baeyer, fu prof. a Erlangen (1882) e quindi a Würzburg (1885) e a Berlino (1892; chimica organica); socio straniero dei Lincei dal 1899. [...] purine preparò per sintesi il capostipite e stabilì o confermò le strutture della caffeina, della guanina, della adenina e di molti altri omologhi. Sue opere principali: Untersuchungen über Aminosäuren, Polypeptide und Proteïne (1906); Untersuchungen ...
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Sostanza proteica , identificata nel 1957 da A. Isaacs e J. Lindemann, capace di interferire con lo sviluppo dei virus, inibendone la moltiplicazione nell’interno della cellula. È prodotta dalle cellule [...] ottenuta anche in laboratorio.
Gli i. formano una famiglia di proteine che possono essere tra loro distinte in base a diversi caratteri sintesi, evidenziandone il ruolo regolatore delle funzioni cellulari.
Gli i. contribuiscono alle difese dell’ ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] la presenza di lattosio stimola la produzione dell’enzima β-galattosidasi (che normalmente non viene prodotto dalla cellula batterica), che scinde il lattosio in glucosio e galattosio. Le proteine, la cui sintesi è attivata dagli induttori sono dette ...
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Ciclo che si compie all'incirca ogni 24 ore, con cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici. I r.c. sono regolati da fattori interni (il cd. orologio biologico) ed esterni (per es. luce e [...] del carattere che oscilla e la fase, cioè lo stato dell’oscillazione in un determinato momento rispetto a un punto di riferimento queste proteine orologio, che introducono nel sistema, a ogni ciclo, un ritardo tra trascrizione, sintesi proteica e ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] frequente carenza congenita di un fattore della coagulazione, è una malattia emorragica ereditaria, trasmessa come carattere autosomico, dovuta alla difettosa sintesi del fattore von Willebrand, proteina ad alto peso molecolare, che fisiologicamente ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...