Durante e dopo la seconda guerra mondiale la c. ha subito una profonda evoluzione, sia nel settore artistico, dando corpo a nuove espressioni che si avvalgono anche di tecnologie sofisticate, sia nel settore [...] ionici o a quello dei vetri o comunque dei solidi non cristallini.
Tra i fenomeni più studiati è la sinterizzazione, ossia il meccanismo chimico fisico attraverso il quale la materia incoerente, dopo la formatura e l'essiccazione, sottoposta a ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] 0,15 e 3 g/cm3; si ottiene mescolando a polvere di v., di carbone e di solfati e portando a temperatura di sinterizzazione. Si usa in edilizia per l’isolamento termico e acustico.
Il v. di sicurezza (o infrangibile) ha elevata resistenza alla rottura ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] e antimonio. M. duro è la denominazione di un gruppo di leghe di elevatissima durezza, per lo più ottenute per sinterizzazione, e contenenti carburi di tungsteno, molibdeno ecc.
Metalli e non metalli
La definizione classica dei m. (in parte almeno ...
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sinterizzazione
sinteriżżazióne s. f. [der. di sinterizzare]. – In tecnologia, operazione (detta anche sinteraggio o metalloceramica o anche metallurgia delle polveri) effettuata al fine di ottenere prodotti compatti, di forma e dimensioni...
sinterizzare
sinteriżżare v. tr. [der. dell’ingl. (to) sinter (che ha lo stesso sign.), voce di origine germ.]. – Nella tecnologia di alcuni materiali, metallici o non metallici, sottoporre a sinterizzazione. Talora con uso intr. (aus. avere),...