Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] la prima lettera della parola che lo segue, ad eccezione dei casi in cui si voglia marcare la stretta contiguità (sintattico-semantica) che lega i segmenti testuali scanditi dal segno.
Il punto esclamativo ha goduto di una certa fortuna nella prosa ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] e Caponnetto al Sud.
Un altro fenomeno connotato geograficamente a proposito delle lettere doppie è il ➔ raddoppiamento sintattico. Questa locuzione indica la pronuncia come parola unica di due parole contigue, in cui la consonante iniziale della ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] stesso anaforico e cataforico; ➔ anafora; ➔ catafora). Data una coppia di termini correlati (x, y), sono definite correlate le strutture sintattiche in cui l’occorrenza di x esige la presenza del termine y e viceversa:
(1) a. tale padre, tale figlio ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] all’infinito + clitico: (egli) vuole mangiarla.
Le frasi nucleari si classificano in più modi, soprattutto secondo il livello sintattico a cui appartengono o la forma. Si distinguono, ad es., le principali, le subordinate, le isolate e i frammenti ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] Le lingue a toni, infatti, assegnano all’altezza delle sillabe non soltanto un valore espressivo, o tutt’al più sintattico e pragmatico in certi contesti, bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] a Birolli, Milano, Feltrinelli, 2001, p. 193)
L’apposizione può riferirsi a elementi nominali della frase con diverse funzioni sintattiche: in (6) risparmiatori non professionali è apposizione del soggetto; in (7) unico stampatore di testi ebraici è ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] parola (in italiano tipicamente nel ➔ raddoppiamento sintattico). Sono invece sempre escluse le consonanti tosc. ba[rːe] per bar, bu[sːe] per bus (➔ fonetica sintattica); un fenomeno analogo, ma con ripresa dell’ultima vocale, si ha in salentino: ba ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] , specializzatosi anch’esso nell’accezione di «scandalo» coi nomi propri Irangate, Camillagate, Monicagate, ecc.
In ambito sintattico il termine ristrutturazione è preferito a rianalisi, per es., per indicare la possibilità di analizzare un enunciato ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] peculiari nei processi di affissazione degli ossitoni italiani e, soprattutto, con il fenomeno del ➔ raddoppiamento sintattico.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] e -logo sono dunque assimilabili ai lessemi comuni solo sul piano semantico, ma non su quello morfologico e sintattico).
Sebbene sia discutibile parlare di innovazioni tipologiche a proposito dei due processi appena menzionati, essi hanno modificato ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...