nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun [...] (n. grafico, per es. gli in italiano, indipendentemente dalla pronuncia ‹l’› o ‹ġli›, o di parole in un dato ordine sintattico (n. sintattico, per es. la locuz. avv. tutt’a un tratto, e in genere tutti i sintagmi lessicalizzati). 3. Nome di un ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico [agg. Der. del gr. syntaktikós, da sy´ntaxis "sintassi"] [INF] Analisi, o metodo, s.: uno dei procedimenti per l'analisi di forme di oggetti: v. forme, riconoscimento delle: II 683 f.
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard a base toscana e in molte varietà centro-meridionali...