Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] come errore nella lingua scritta può essere perfettamente accettabile nella lingua parlata, che talora alla buona formazione sintattica e alla puntualità lessicale preferisce la funzionalità ➔ pragmatica, vale a dire l’appropriatezza del rapporto tra ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] salute
c. fa una vita molto irregolare; gode tuttavia / comunque di un’ottima salute
Queste possibilità di incrocio tra categorie sintattiche e valori logici non stanno tuttavia a significare che la scelta dell’una o dell’altra forma sia sempre e ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] Aspects of the theory of syntax (1965) c’è un componente semantico che interpreta le parole inserite negli schemi sintattici, funzionando più o meno come un dizionario, che specifica i tratti grammaticali e lessicali e le possibilità di combinazione ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] Ma possono riceversi anche prestiti morfologici (il suffisso latino volgare -issa, da cui il nostro -essa in badessa ecc., dal gr. -ισσα), sintattici (ital. al di là di dal franc. au delà de invece del più antico di là da) o fonetici, nel senso che ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] spiegare la ‘costituzione’ delle oggettività coscienziali.
Linguistica
Lingue sintetiche Quelle in cui l’espressione dei rapporti sintattici è realizzata prevalentemente per mezzo di desinenze, affissi e variazioni tematiche. Il latino, per es., è ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] comuni effettuate dai parlanti e dagli scriventi nei vari tipi testuali: così, per es., la riduzione della subordinazione sintattica nella prosa scritta di fine Novecento rispetto a quella di inizio secolo può essere interpretata come un esempio di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Peano) come lingua internazionale, il l. è sempre stato vivo per gli elementi lessicali e derivativi, e per i tipi sintattici e stilistici che ha incessantemente offerto alle diverse lingue nazionali, soprattutto romanze, e per le voci e gli elementi ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...