´m Nome di due scrittori egiziani: 1. Il tradizionalista ῾Abd al-Malik ibn Hishām (m. 828 o 833), rifacitore della Sīra o biografia di Maometto di Ibn Isḥāq; 2. Il grammatico Giamāl ad-Dīn ibn Hishām (Il [...] Cairo 1310 - ivi 1360), autore di trattati, specie sintattici, importanti per le teorie e per i materiali letterarî contenuti nelle citazioni. ...
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Detta anche letteratura franco-veneta, indica il complesso delle opere d’argomento cavalleresco o didascalico scritte nel 13° sec. e ai primi del 14° nella zona dell’Italia nord-orientale compresa tra [...] basso Po, in un linguaggio che su una base sostanzialmente francese innesta elementi fonetici, morfologici, lessicali e sintattici italiani, e più particolarmente veneti o ladino-veneti. Si tratta in genere di rimaneggiamenti di opere francesi, ma ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] 1975), in cui la figura si presta a un gioco di separazione e unione che conserva per certi aspetti la mobilità sintattica dei moduli latini (collegando gli elementi in una sorta di chiasmo):
(21) Sazio ogni morto, di memorie, posa (Myricae, “Il ...
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GREEN, Henry
Fernando FERRARA
Romanziere inglese, nato a Forthampton il 29 ottobre 1905. Studiò a Eton e divenne dirigente d'un importante complesso industriale. Esordì con il romanzo Blindness (1926) [...] essi i toni crudi del reportage a quelli della prosa poetica caratterizzata dall'uso d'immagini e di simboli, da arbitrî sintattici e lessicali, che risalgono alla poesia inglese d'avanguardia dell'epoca, e da una ricerca di effetti e di evocazioni ...
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ZEYER, Julius
Scrittore cèco, nato a Praga il 26 aprile 1841, morto ivi il 29 giugno 1901. Appartiene a una generazione maturata in un tempo in cui i "risvegliatori" nazionali avevano già in gran parte [...] tedesca e infatti per parecchi anni i suoi scritti in lingua cèca non andavano esenti da errori grammaticali e sintattici. All'università studiò lingue moderne e orientali, senza avere peraltro dinnanzi a sé un chiaro piano di studî. Poi ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] si sono molto avvicinati a quelli olandesi, da cui tuttavia si distinguono per numerosi provincialismi e per alcuni francesismi sintattici. Sulla base di questi dialetti si formò, sin dal 13° sec., una lingua letteraria scarsamente differenziata da ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] valore umano è trasfigurato in intensa visionarietà, per esprimere la quale il H. si vale di audaci scorci anche sintattici e di una propria tecnica del verso, il quale assume un ritmo aderente all'interno ritmo emotivo. Tali risorse tecniche ...
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MENGALDO, Pier Vincenzo
Roberto Deidier
Pier Vincenzo Filologo e critico letterario, nato a Milano il 28 novembre 1936. Allievo di G. Folena all'università di Padova, è stato professore ordinario di [...] . Levi. Il metodo di M. muove dall'analisi del particolare e dell'esperienza singola, partendo dai dati formali, metrici, sintattici e stilistici fino a individuare un più ampio panorama storico-ideologico.
La costante attenzione verso la letteratura ...
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ACCARISI (Accarigi, Acharisio, Accarisio), Alberto
Alberto Asor Rosa
Nativo di Cento, visse nella prima metà del sec. XVI. Dottore in legge, fu uno dei primi studiosi del lessico e della grammatica [...] , Petrarcha e Dante di Fabricio Luna (1536).Il Vocabolario dell'A. mescola insieme problemi grammaticali, lessicali e sintattici, e in questo risponde proprio alle necessità divulgative, che erano state indirettamente suggerite dal Bembo ai suoi ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare
(Vita nuova XXVI, 2-8)
equilibrio che spesso consegue con moduli sintattici specifici; con i pronomi relativi, accogliendo la tradizione antica:
(2) O anima cortese mantoana,
di cui la fama ancor nel ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...