Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] mitici di parole come δίκη, ὕβρις, αἰδώς ecc., e poi la loro specializzazione nel corso dell'evoluzione semantica, i costrutti sintattici nei quali tali termini sono adoperati, la comparsa di nuovi vocaboli a partire da radici antiche, i rapporti di ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] sua “R4” («Il Messaggero» 11 aprile 1971, cit. in Dardano 19862: 319)
(c) alla fine del periodo, come ‘coda’ del nucleo sintattico centrale della frase:
(14) Uno può ricordare anche quello che ha letto come se lo avesse in qualche modo vissuto, e uno ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] un forte tasso di densità semantica) fatti che si collocano a livelli gerarchici diversi. Innanzi tutto, la condensazione sintattica, in base alla quale si producono periodi lunghi, ricchi di frasi incassate, con incisi e apposizioni nominali, e ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] loro o noi? («Il Catenaccio» 22 luglio 2009)
In (7) b. la subordinata relativa crea tra il nome ed il verbo una distanza sintattica maggiore rispetto, per es., al caso in (1) b. erano gente, dove il verbo ed il nome sono nello stesso sintagma. In (7 ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] , di somiglianza reale o ipotetica con la principale.
Queste frasi sono considerate da alcuni grammatici come tipi sintattici autonomi e trattate nel capitolo delle frasi modali (Dardano & Trifone 1997: 415 seg.). Generalmente si includono ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare
(Vita nuova XXVI, 2-8)
equilibrio che spesso consegue con moduli sintattici specifici; con i pronomi relativi, accogliendo la tradizione antica:
(2) O anima cortese mantoana,
di cui la fama ancor nel ...
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programma
programma sequenza ordinata di → istruzioni da impartire a un automa esecutore e, in particolare, all’elaboratore elettronico, affinché risolva un problema specifico; la sua realizzazione comporta [...] di questo tipo è detto linguaggio compilato. Se nel programma sorgente qualche istruzione non è scritta seguendo le regole sintattiche o lessicali dello specifico linguaggio, il programma compilatore comunica l’errore e non crea il programma oggetto ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] nozioni applicate nella morfologia, ma siccome il discorso è un'intenzione che tende a un fine, i concetti sintattici sono sottomessi a regole di ordine. Una rivista dedicata alla linguistica strutturale è Acta linguistica, Copenaghen 1939, segg ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] che si erano formate avvalendosi di lessici provenienti da una lingua europea o extra-europea e di sistemi morfologici e sintattici spesso non riconducibili a quelli di nessun'altra lingua parlata dai gruppi in contatto o a essi conosciuta. L'enfasi ...
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SCALDO
Giuseppe Gabetti
. Antica parola nordica, di etimologia incerta, per designare il poeta: ancora d'uso corrente in islandese - skald; rimessa in uso anche in svedese - skald - e per breve tempo [...] lo scaldo doveva imparare e perfezionare con invenzione di nuovi modi e di nuove rime, di nuovi rapporti ritmico-sintattici, di nuovi motivi e di nuove immagini, e, specialmente, di nuovi sviluppi della parafrasi metaforica - Kenning - la quale era ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...