Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] causa intensificata.
Le frasi consecutive si possono classificare in base a criteri semantici e a criteri formali e sintattici.
Dal punto di vista semantico le consecutive si suddividono in esoforiche ed endoforiche (Cuzzolin 1996), distinte per i ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] è un bassotto
(3) Luca prestò il libro a Giulia
La linguistica moderna definisce il predicato in termini più strettamente sintattici. A partire dall’analisi in «costituenti immediati» di Bloomfield (1933), la frase è concepita come la combinazione di ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ) o l’➔anacoluto («Il Saladino [...] gli venne a memoria un ricco giudeo»: Dec. I, 3, 6).
Ma più che per le libertà sintattiche dell’autore e della sua lingua, che presenta spesso successioni più di senso che di logica e procedure coesive non sempre ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] della relazione tra segni e designata. Un sistema semantico permette una migliore teoria della deduzione di quanto non faccia un sistema sintattico, il quale deve prescindere dal concetto di ‛vero' e da tutti i concetti che ad esso si connettono. La ...
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ACCARISI (Accarigi, Acharisio, Accarisio), Alberto
Alberto Asor Rosa
Nativo di Cento, visse nella prima metà del sec. XVI. Dottore in legge, fu uno dei primi studiosi del lessico e della grammatica [...] , Petrarcha e Dante di Fabricio Luna (1536).Il Vocabolario dell'A. mescola insieme problemi grammaticali, lessicali e sintattici, e in questo risponde proprio alle necessità divulgative, che erano state indirettamente suggerite dal Bembo ai suoi ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] c'è una lunga serie di casi intermedî. La condizione perché la composizione sia morfologica è che il rapporto sintattico adombrato sia unico (per es., sostituisca soltanto un rapporto di specificazione: di apposizione o di coordinazione o idroterapia ...
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Poeta friulano, nato a Colloredo di Montalbano il 23 marzo 1622, morto a Gurìz (Gorizzo presso Codroipo) il 21 settembre 1692. Del ramo italiano dell'omonima famiglia dei Colloredo Mels (v.), fu per sette [...] ad una soverchia abbondanza di variazioni, fugge i temi che non gli sono congeniali (e con questi gl'italianismi lessicali e sintattici) e modera in un'onda più cordiale la sprezzante ispidità del verso, il C. riesce poeta di rara forza espressiva ...
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però
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (talora impiegata avverbialmente), che compare con una certa frequenza in tutta l'opera dantesca, fatta eccezione del Detto: 34 volte nella Vita Nuova (di cui 31 casi [...] 'interno del periodo, tra i ‛ due punti ' e il ‛ punto e virgola ', indicando questi due differenti tipi di legami sintattici con le rispettive rese grafiche. Per quanto l'alternanza non sia così categoricamente determinata (a parte le avvertenze già ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] di parole: in una bella casa, ad es., l’informazione ‘femminile singolare’ è ripetuta tre volte. Tre sono i contesti sintattici di rilievo per i fenomeni di accordo in italiano: il ➔ sintagma nominale, tutti i casi in cui vengano utilizzati ➔ pronomi ...
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SEMANTICA (XXXI, p. 334; App. III, 11, p. 692)
Ugo Vignuzzi
L'elaborazione di una teoria complessiva del significato linguistico aveva trovato, ai principi del Novecento, un notevole contributo da parte [...] of the theory of syntax, Cambridge, Mass., 1965). La grammatica risulta così distinta in tre parti: un componente sintattico di base, un componente fonologico, e uno semantico che "determina l'interpretazione semantica di una frase; cioè mette in ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...