Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] rompersi le corna», «dar di stomaco».
La lingua letteraria è parametro di scelta per l’introduzione di alcuni usi sintattici toscaneggianti (Tomasin 2009: 220-221). Dalla prima alla seconda stesura della Vita, Alfieri rivede lingua e stile sulla base ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] accentuano la mimesi in senso emotivo e individualistico, attraverso un montaggio inedito di intarsi, preziosismi sintattici, iperbati brachilogici, intrecciando, anziché spezzare, le norme della tradizione in una sorta di nuova sprezzatura ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili interlocutori (Mazzoleni 1995: § 1). Oltre che iniziare una conversazione con un destinatario nuovo, come nei primi due esempi, un vocativo può anche risvegliare l’attenzione di un interlocutore ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] una spiccata tendenza del pronome stesso a ridursi a pura congiunzione, almeno in enunciati in cui la recuperabilità dei riferimenti sintattici è garantita dal contesto:
(16) il ragazzo che [«del quale»] ti ho parlato
(17) la macchina che ci [«con la ...
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offendere (affendere; partic. pass. anche offenso)
Antonio Lanci
Verbo usato con discreta frequenza, che ricorre soprattutto nella Commedia. Il latinismo ‛ offenso ' è presente solo in poesia e in rima.
Il [...] ma la certezza della lezione non aiuta molto ai fini dell'interpretazione. La prima questione che si pone all'esegeta è di ordine sintattico: bisogna cioè stabilire a quale membro della terzina sia da unire e 'l modo ancor m'offende. Ora, dalla quasi ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] del primo (Stato-nazione, ascolti-record, incontro-scontro); oppure legami che si prestano a più interpretazioni del ruolo sintattico tra i due membri (narrativa-saggistica); spesso queste formazioni sono calchi di costruzioni dall’inglese (ad es ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] un grado ridotto di inaccusatività rispetto a quelli che hanno lo stesso ausiliare in tutti i contesti.
I fenomeni sintattici che consentono di identificare i verbi inaccusativi si presentano in modo diverso tra le lingue. Quanto alle lingue romanze ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] coscienza di Zeno, Milano, Dall’Oglio, 1938, p. 24)
Il primo può essere considerato sia un discorso indiretto sintatticamente indipendente, sia un discorso diretto privo di indicatori grafici. Quanto a (12), la domanda iniziale riporta un’espressione ...
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INAMA, Vigilio de (la particella nobiliare fu gradualmente abbandonata)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Trento il 2 dic. 1835, quartogenito del nobile Vigilio, magistrato, e di Carlotta Martini [...] opere di autori greci (specialmente di Eschilo), annotate a uso delle scuole, e di compendi grammaticali e sintattici, nonché, nel genere biografico-necrologico, Commemorazione del prof. comm. Bernardino Biondelli (Trento 1891), In memoria di Emilio ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] passata all’italiano regionale; ➔ accusativo preposizionale). È invece senz’altro frequente l’introduzione di calchi (morfo)sintattici di fenomeni meno salienti per l’identità del dialetto, come l’adozione della perifrasi progressiva stare + gerundio ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...