LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] caso l'isoglossa è già proiettata diacronicamente e dà conto col sostrato greco di una serie di peculiari fenomeni sintattici (v. sopra) e lessicali (v. oltre).
Limite del passaggio CL, PL > [tʃ] in Sicilia sudorientale (ciavi 'chiave', ciovi ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] dell’azione verbale, mette infatti opportunamente in scena tratti fonetici e intonazionali, seleziona determinati moduli morfo-sintattici e semantici, sceglie figure retoriche e impianti argomentativi, opta per meccanismi pragmatici con lo scopo ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] come imperativo negativo (non toccare!) ma anche come tempo narrativo (e noi tutti a ridere), dimostrando una ben maggiore autonomia sintattica rispetto agli altri modi non finiti (Fava & Salvi 1995: 50).
Anche tra i modi finiti ci sono gradi ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] negli stili di scrittura sorvegliati, ovunque si ponga una cura particolare nel graduare la durata connessa ai valori sintattici delle pause» (Mortara Garavelli 2003: 26-27).
Nei testi di maggiore rigidità formale (ad es., nella Costituzione della ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] es., rispetto al latino: v. oltre; ➔ latino e italiano), la sua funzione è quella di concorrere alla definizione dei ruoli sintattici. In questo senso, in una frase nucleare di solito il soggetto è il sintagma che precede il verbo, mentre l’oggetto è ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] parole («Lingua mortal non dice / quel ch’io sentiva in seno», vv. 26-27). La litote si dispone così a complessi moduli sintattici di varia natura («di cari inganni, / non che la speme, il desiderio è spento», “A sé stesso”, vv. 4-5).
Nello stesso ...
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Filologo italiano (Roma 1885 - Belluno 1952). Accademico d'Italia, P. è considerato uno dei più insigni rappresentanti della filologia classica nella prima metà del secolo. Studiò, tra l'altro, testi neoplatonici, [...] di un filologo, 2 voll., 1994). Originali e acute sono le osservazioni su particolari fenomeni (specialmente sintattici) della lingua italiana, dei dialetti, delle altre lingue europee; gli scritti in proposito sono raccolti in Conversazioni ...
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WASHINGTON, George
Henry Furst
Nacque il 22 febbraio 1732 (1731) a Bridges Creek, nella contea di Westmoreland (Virginia) primogenito di Agostino Washington (1694-1743) e della sua seconda moglie Mary [...] l'inglese, né moderna né antica. L'inglese egli lo scriveva sempre con stile vigoroso, ma senza troppi scrupoli sintattici o ortografici.
Esiste un manoscritto di lui tredicenne, che consiste di centodieci massime sul modo di comportarsi, dategli a ...
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PORTA, Antonio (pseud. di Paolazzi, Leo)
Alessandra Briganti
Poeta e narratore, nato a Milano il 9 novembre 1935, morto a Roma il 12 aprile 1989. Laureatosi con una tesi sui rapporti tra D'Annunzio e [...] di organizzare eventi e oggetti in sequenze narrative quasi geometricamente strutturate (attraverso analogie grammaticali, calchi sintattici, un uso ossessivo dell'anafora, una moltiplicazione semanticamente variata di segmenti ritmici costanti), che ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] lingue vocali avviene qualcosa di simile, ma nella dimensione fonico-acustica: le lingue flessive come il latino presentano ordini sintattici più liberi di quelle come l’inglese dove la morfologia flessiva è poco sviluppata e l’ordine, quindi, molto ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...