È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] cosiddetto brillante (Dardano 1981: 232-252), costituito, per l’appunto, dal continuo interscambio d’ambiti lessicali e dall’agilità sintattica (gli esempi sono tratti da Simone 2004, ad vocem «giornale», e Rossi 2003).
Data poi la sempre maggiore ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Discorsi dell’arte poetica; Tasso 1959: 399), non di rado complicato da incisi parentetici, da improvvisi accostamenti a individui sintattici più brevi e laconici, da concatenazioni tra una frase e l’altra più regolate dal senso e implicitamente che ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] (Serianni 1988: II, § 37). Una probabile interferenza sintattica greca è stata anche ipotizzata per la ➔ paraipotassi romanza Accademia della Crusca.
Tesi, Riccardo (2004), Parametri sintattici per la definizione di ‘italiano antico’, in SintAnt ...
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Botanica
Giovane ramo o germoglio, in particolare quelli basali delle Poacee.
Economia
Fase conclusiva e fondamentale del processo di crescita economica e tecnologica dell’impresa avviato da invenzioni [...] titoli alle nuove esigenze delle parti.
Linguistica
Si intende per i. ogni cambiamento di abito fonetico o morfologico o lessicale o sintattico che, iniziato in un dato punto di un’area linguistica a opera di un individuo o di un ambiente sociale, s ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] in modo esemplare
La codifica dell’oggetto, quindi, può non essere determinata da parametri semantici ma essere il riflesso della valenza sintattica del verbo (➔ reggenza), come illustrato anche in (11) e in (12), in cui le preposizioni a / di sono ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] , c’è il sintagma fonologico, un dominio prosodico proposto per via di una regola fonologica specifica dell’italiano: il ➔ raddoppiamento sintattico; per es., mangerò [pː]anini è un sintagma fonologico in se non c’è altro, mangerò panini. Il sintagma ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] )
In entrambi i casi fuori non è più parte integrante di un verbo sintagmatico, ma abbiamo a che fare con costruzioni sintattiche libere. Ciò accade anche in (32), in cui l’avverbio è stato separato dal verbo tramite dislocazione a sinistra:
(32) in ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] . Non è sempre facile individuare, infatti, la specifica funzione del riflessivo, proprio per la complessa interazione tra fattori sintattici e semantici (Jezek 2003: 132-136), che a volte si devono anche a percorsi diacronici diversi (Cennamo 1984 ...
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Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] un l’altro
Un altro caso di reciprocità debole è costituito da alcuni verbi, soprattutto pronominali, per i quali sono il contorno sintattico e la natura dell’evento a determinare la lettura reciproca: si noti, ad es., la differenza tra le frasi in a ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] è uno strumento di espressione dell’enfasi di pensiero e, come tale, può essere intesa in qualità di realizzazione sintattica dell’allusione.
I maestri medievali di retorica fanno confluire l’ellissi nei meccanismi più congrui per la brevitas (la ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...