Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] si possono ricordare:
(a) l’italiano aulico, varietà diafasica tipicamente scritta, caratterizzata da alta elaborazione lessicale e sintattica e dall’impiego di costrutti e termini letterari, formali e poco comuni;
(b) l’italiano parlato formale ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] (invece di altrettanto), tosto (invece di subito / presto). I registri informali sono contrassegnati da una minore complessità sintattica del periodo, che risulta molto più frammentato e con una minore presenza di subordinazione frasale che non nei ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] rompersi le corna», «dar di stomaco».
La lingua letteraria è parametro di scelta per l’introduzione di alcuni usi sintattici toscaneggianti (Tomasin 2009: 220-221). Dalla prima alla seconda stesura della Vita, Alfieri rivede lingua e stile sulla base ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] Maria lo ha visto che lavorava molto.
Nelle strutture infinitive, la posizione dei clitici dipende dalla loro funzione logico-sintattica rispetto al verbo all’infinito (Cordin & Calabrese 1988: 598-602). Si consideri la frase seguente:
(21) vedo ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] bilabiali (ad es., salentino [ˈʂʈɽapːhu] «strappo»).
Le consonanti bilabiali rientrano tra quelle che possono subire ➔ raddoppiamento sintattico.
Il luogo bilabiale risulta tra i più frequenti, benché meno del luogo alveolare. Tra le bilabiali, la ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] i canoni di accettabilità della frase risolutiva, di chiarezza espositiva della vignetta, di innovazione e correttezza sintattica della prima lettura.
La frase risolutiva si è liberata dai vincoli della proverbialità, adottando come criterio ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] nell’uso.
La norma prevede che la virgola non separi gli elementi che formano un sintagma, ovvero un blocco sintatticamente unitario (➔ sintagma, tipi di). Questi elementi possono essere parti di una frase semplice (nel caso di sintagmi formati da ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] storica e tipologica, Roma - Bari, Laterza, pp. 89-105.
Schwarze, Christoph (1985) ‘Uscire’ e ‘andare fuori’: struttura sintattica e semantica strutturale, in Sintassi e morfologia della lingua italiana d’uso. Teorie e applicazioni descrittive. Atti ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] distinte dalle f. grammaticali e dai tropi. Le f. grammaticali sono costituite da fenomeni di deviazione dalla norma morfologico-sintattica, come l’impiego di un tempo o di un modo verbale per un altro, di un singolare per un plurale ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro [...] , mentre il vecchio metodo "combinatorio" può offrire sempre orientamenti per la determinazione di fatti morfologici e sintattici; b) l'impossibilità di cogliere qualche aspetto nuovo, tipicamente etrusco; c) l'applicazione ai casi particolari ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...