Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] che organizza logicamente il pensiero. È evidente che là dove sono presenti più interlocutori si ha forte varietà di moduli sintattici, non solo in rapporto al diverso ruolo dei protagonisti, ma anche alle diverse circostanze in cui questi si trovano ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] avversativa. Rispetto a quella standard, questo tipo di concessiva veicola una carica emotiva più forte e ha una maggiore autonomia sintattica, come nell’esempio seguente (in cui la reggente si trova in un periodo diverso; si noti anche l’uso di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] Petrarca e la tradizione» (Soldani 2009: 38).
In sintesi, è possibile individuare tre differenti strategie di orchestrazione sintattica. La prima prevede una serie di realizzazioni medie, in cui le unità periodiche non troppo ramificate collimano con ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] è pertanto un fenomeno contestuale, privo di valore distintivo, prodotto dalla vicinanza di consonanti nasali (➔ fonetica sintattica; ➔ allofoni).
Le consonanti nasali, come le occlusive, sono prodotte mediante una completa chiusura del canale orale ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] o di causa (lo stimolo del processo o stato mentale).
In base ad alcuni test, si riconoscono (Pesetsky 1995) due tipi sintattici e tre sottogruppi di verbi psicologici:
(a) verbi con esperiente soggetto (per es., amare, temere; § 2.1);
(b) verbi con ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] (18) A: ho visto Francesca / la tua amica //
B: non “la” / “una”//
Come già mostrano gli esempi visti finora, la struttura sintattica globale degli enunciati nominali può essere molto semplice (cfr., ad es., 12 e 16), più complessa (cfr., ad es., 6 o ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] (lat. fractura > frattura, ruptura > rottura, ecc.);
(c) la caduta delle ostruenti finali, non più tollerate dalla ➔ fonetica sintattica italiana (amat > ama, fac > fa’, rex > re, ecc.);
(d) la nascita di consonanti affricate a partire ...
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LESSICOLOGIA
Mario Alinei
. Differenziatasi dalla lessicografia nel corso di questo secolo, la l. si è sviluppata soprattutto come studio della struttura e della storia del lessico, in opposizione alla [...] nel terzo è complemento.
I lemmi che hanno in comune due o tre tratti, tutti nella stessa relazione logico-sintattica, formano un sistema lessicale, i cui membri sono i tradizionali sinonimi (v. sinonimia): in 'abbaiare', 'latrare', 'ringhiare', ecc ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] Tuttavia, le battute forti non sono tutte ugualmente forti, giacché sono inserite in una struttura gerarchica, corrispondente alla struttura sintattica, che fa sì che solo talune siano più forti o prominenti. Ad es., nel sintagma il pàdre di Giovànna ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] ecc.).
Dal punto di vista strutturale possono essere avvicinate alle interiezioni (o esclamazioni; ➔ interiezione), parole prive di legami sintattici con la frase in cui sono inserite, spesso concluse, nello scritto, da un ➔ punto esclamativo che ne ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...