BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] , il B. invoca due soli punti di vista: la inconsistenza di distinzioni tra lessico e grammatica, fonetica e sintassi; il carattere non fisiologico, culturale, dei riflessi fonetici (Breviario, p.126). Concetti chiave del pensiero crociano, e cioè ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] tipo di costruzione marcata che ha proprio la funzione di focalizzare un possessivo, generalmente assegnandogli un’interpretazione contrastiva (➔ sintassi). Si consideri l’esempio seguente:
(36) ho letto il tuo, di libro
Una frase come (36), in cui ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] italiano contemporaneo l’ordine di base degli elementi della frase è SVO (soggetto - verbo - oggetto; ➔ ordine degli elementi; ➔ sintassi), quindi la posizione canonica del sintagma verbale nella frase è quella dopo il soggetto, come anche in molti ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...]
fama ti disse,
a darti sepoltura non mossi?
(Verdi, Il trovatore).
Quasi tutto, insomma, dal lessico alla morfologia alla sintassi, sembra allontanare la lingua dei libretti (ancor più rispetto agli altri generi poetici coevi) da quella della prosa ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi linguistici italiani a Tullio De Mauro, il quale definì l’italiano popolare come il «modo di esprimersi di un incolto che, sotto la spinta di comunicare e senza addestramento, maneggia quella che ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] latino più comune per formare nomi d’azione è -ti- con l’allomorfo -(s)si- (Vineis 1993: 341; per la sintassi delle formazioni latine è fondamentale Rosen 1981):
(74) a. actio «azione»; vīsio «visione»
b. mansio < maneo «rimanere»
Altri suffissi ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] latina, i medici inclinano piuttosto verso le pronunce greche, sentite come più prestigiose ed esclusive.
Nella sintassi, sembra imputabile all’influsso anglo-americano l’anteposizione del soggetto rematico al predicato: rari effetti indesiderati ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ai margini della lingua, come tratti ➔ substandard, e sono entrati o stanno entrando nello standard.
Si possono citare per la sintassi, in primo luogo, tipi di frasi segmentate e topicalizzate come le ➔ dislocazioni a sinistra (i giornali li leggo) e ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] così dato significato artistico a lessico proveniente dalla linguistica (accento, alfabeto, ideogramma, metrica, rimario, sintassi, vocabolo), dalla musica (accordatura, metronomo, modulazione, ritmo, sincopato), dalle scienze (agglutinamento, plasma ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] italiana nella Campania. Errori e correzioni, Salerno, Fruscione, 2 voll. (vol. 1º, Fonologia; vol. 2º, Morfologia, sintassi e stilistica).
Romanelli, Giuseppe (18972), Errori di lingua dialettali napoletani, di altri dialetti e dell’uso moderno. La ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...