Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] i gesti divennero un nuovo tipo di segni che potevano significare e comunicare su due livelli, ovvero erano dotati di sintassi. Ciò accadde quando una parte della popolazione ominide si rese conto non solo che un essere animato veniva indicato da ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] o milanese, e non al ripristino di una marca plurale [-i] di tipo italiano/toscano.
Infine, per quanto riguarda la sintassi l’italianizzazione è stata assai poco studiata. È però forse possibile dire che anche in questo caso i tratti fondamentali ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] complemento indiretto («e più Tholomeo à offeso a me ke non fea Pompeio», Conti di antichi cavalieri). Tratto tipico della sintassi antica è poi la tendenza a realizzare in forma enclitica il verbo pronominale in inizio assoluto di frase o in quello ...
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Grammatico (metà del sec. 13º). Cancelliere del re Enrico VI Menved in Danimarca, fu poi maestro di teologia e canonico a Parigi. La sua opera più nota è il Tractatus de modis significandi (1250 circa), [...] che tratta delle parti del discorso e della sintassi secondo un'impostazione che ebbe poi largo seguito, quella della "grammatica speculativa". M. si ricollega nella sua trattazione alle opere logiche dell'inizio del sec. 13º e al commento a ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] Italia):
Aga magéra difúra natun gua mesciún
Sánit guggérnis soe-wáli trussan garigúr
Nella finzione letteraria, la lingua ha sintassi e semantica: il protagonista del racconto l’ha infatti imparata come «persiano antico» da un altro personaggio, per ...
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Filologo, linguista e patriota lituano (Naumiestis 1860 - Kaūnas 1930); dal 1922 prof. nell'univ. di Kaūnas. Si adoperò a dare stabilità e decoro alla lingua lituana pubblicando (spesso con lo pseudonimo [...] di Rigiškių Jonas) autorevoli grammatiche e dizionarî, e trattando di ortografia, morfologia e sintassi. Opere principali: Rašomosios kalbos dalykai ("Questioni della lingua scritta", 1912), Lietuvių kalbos gramatika ("Grammatica lituana", 1919; 2a ...
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Termine inglese composto da global ed english che designa l'inglese semplificato parlato dai non anglofoni, capace di soddisfare i bisogni comunicativi basilari. L'efficacia del g. risiederebbe in un lessico [...] ridotto a ca. 1.500 vocaboli, nella rinuncia alle forme idiomatiche, nell'adozione di una sintassi semplificata e di una fonetica meno ostica. ...
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Costrutto sintattico consistente nel susseguirsi di due costruzioni diverse in uno stesso periodo, la prima delle quali resta incompiuta, mentre la seconda porta a compimento il pensiero; per es.: Io, [...] alla fine, mi scappò la pazienza. Più genericamente, qualsiasi costrutto in cui non viene osservata la sintassi normale. Frequente nel parlare familiare e nei proverbi, è spesso utilizzato dagli scrittori, o per maggiore efficacia o per riprodurre il ...
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GAMILLSGHEG, Ernst
Carlo Tagliavini
Linguista tedesco, nato il 28 ottobre 1887 a Neuhaus (Austria); studiò a Vienna col Meyer-Lübke e fu successivamente professore di filologia romanza nelle università [...] (1920-26), Berlino (1926-45) e Tubinga (dal 1947).
Si è dedicato particolarmente a ricerche di sintassi comparata delle lingue romanze: Studien zur Vorgeschichte einer romanischen Tempuslehre, Vienna 1913; di geografia linguistica ed onomasiologia ...
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SEMIOTICA
Paolo FILIASI CARCANO
Termine con cui si indica la teoria o scienza generale dei segni. Essa è stata elaborata da Charles Morris, che ha sottoposto ad analisi il comportamento segnico (semiosi), [...] che si trova alla base di ogni comunicazione linguistica. La s. comprende tre branche principali: la sintassi, che studia le relazioni dei segni fra loro, la semantica, che studia le relazioni dei segni con ciò che essi designano, e la pragmatica, ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...