GRASSI, Gioachino
Luigi Matt
Nacque a Mondovì il 3 luglio 1753 da Giovanni e Maria Cristina Zavatteri. Battezzato coi nomi di Giuseppe Maria Gioachino Antonio, fu sempre chiamato solo Gioachino. La [...] opere palesano il disinteresse dell'autore per la cura formale: la sua prosa fu estremamente asciutta, strutturata in una sintassi elementare e priva di qualsiasi attenzione per la ricerca stilistica.
Il G. condusse una tranquilla vita di studi fino ...
Leggi Tutto
Vedi CANOSINI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CANOSINI, Vasi
O. Elia
Questo nome veniva dato a quei vasi àpuli, trovati principalmente negli ipogei di Canosa e nel territorio circostante, che, per forma [...] . Il gruppo più importante è formato dalle grandi anfore àpule che per i caratteri tettonici, per la sintassi decorativa e il carattere illustrativo e narrativo della decorazione figurata, sono da considerarsi una manifestazione tipica dell'industria ...
Leggi Tutto
SANTUARIO
Red.
Col termine S., il cui significato non è rigorosamente definibile nell'ambito della storia delle religioni, si intende un particolare luogo di culto, distinto sia dal tempio, che può [...] funzioni urbane.
Di contro alla compatta concentrazione del s. mesopotamico in ogni sua età, e alla chiara e geometrica sintassi del s. egiziano con le sue precise correlazioni strutturali e planimetriche, il s. greco si distingue per una totale ...
Leggi Tutto
Vedi ASCOLI SATRIANO dell'anno: 1973 - 1994
ASCOLI SATRIANO (Osculum, Asculum, Ausculum)
F. Tiné Bertocchi
Il sito della città antica, dauno-romana, coincideva all'incirca con quello dell'abitato moderno [...] , fra le quali uno stiletto ageminato d'oro, del quale non si conoscono raffronti e che, ripetendo nella sintassi decorativa motivi identici di oggetti bronzei, fa pensare ad un artigianato locale fiorente. D'altra parte ceramiche di importazione ...
Leggi Tutto
Debenedetti, Santorre
Giuseppe E. Sansone
Filologo (Acqui 1878-Giaveno 1948), professore ordinario di filologia romanza prima all'università di Pavia e, dal 1928 in poi, in quella di Torino. Il Debenedetti [...] Alighieri, ibid. XIV (1907) 124-136; Chiose ad un passo del canto di Giustiniano, in " Studi d. " IV (1921) 99-107; Note di sintassi dantesca, in " Bull. " XXVII (1922) 75-83; D. e Seneca filosofo, in " Studi d. " VI (1923) 5-24; Gli ultimi versi del ...
Leggi Tutto
LATINISMI
I latinismi (o cultismi o parole dotte) sono vocaboli della lingua latina rimasti esclusi dall’uso parlato nel processo di formazione dell’italiano e delle altre lingue neolatine. Solo in un [...] il latino anche l’uso di ivi (dal latino ibi) per lì e l’uso del verbo fieri in fia possibile. Il respiro stesso della complessa sintassi dell’autore ricalca quello dei classici latini assunti a modello della sua prosa.
VEDI ANCHE prestiti ...
Leggi Tutto
sistema formale
Sistema costituito da un linguaggio formale e un apparato deduttivo. Un esempio di s. f. è quello K per la logica proposizionale classica dato dalla coppia (LK; DK) dove LK è il linguaggio [...] e il suo universo del discorso nell’ambito di una nuova teoria detta metateoria, dimostrando teoremi riguardanti la sintassi e la semantica della teoria oggetto. Proprietà metamatematiche molto importanti da dimostrare per i s. f. sono, per ...
Leggi Tutto
da che
Mario Medici
. - La congiunzione subordinativa, rappresentata di solito dagli editori con grafia non unita, ha nelle opere di D. una limitata presenza (e solamente in poesia), con due usi.
1. [...] di per sé e non congiunzione composta, col significato di " dal tempo, dal momento in cui ".
Bibl. - G. Herczeg, Sintassi delle proposizioni subordinate temporali nel Due- e Trecento, in " Acta Linguistica Hungarica " XIII (1963) 93-125 e 311-343. ...
Leggi Tutto
Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] notevoli la caduta delle desinenze dei casi, la perdita del modo congiuntivo e la riduzione delle forme verbali derivate. Nella sintassi, il fenomeno più tipico è il cosiddetto ‘w conversivo’ che, preposto al passato e al futuro, ne scambia i valori ...
Leggi Tutto
Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] loro di raggiungere lo stesso livello di rigore e di esattezza, proprio delle scienze fisiche. Essa era basata su una sintassi che, per il suo carattere unificante, la sua struttura invariante e la sua semplicità, non casualmente sarebbe stata presto ...
Leggi Tutto
sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...