Fondatore della glottologia romanza, nato a Giessen il 15 marzo 1794; morto a Bonn il 29 maggio 1876. Frequentò il ginnasio e l'università di Giessen, dove, sotto la guida di F.G. Welcker, si dedicò dapprima [...] e prove irrefutabili. Le parti trattate con maggiore diligenza e profondità nella Grammatik furono la fonologia e la sintassi. Rigore severo, congiunto ad eleganza di esposizione, proporzione, simmetria, chiarezza e luminosità (specialmente nella ...
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STILE (dal lat. stilus; fr. style; sp. estilo; ted. Stil; ingl. style)
Vittorio Santoli
Da denominazione di un oggetto usato particolarmente come strumento per scrivere, stilus divenne presto sinonimo [...] eminente. Tale stile non si rivela tanto per esteriori apparenze, quali un lessico specialmente raro o ricco, oppure una sintassi o una metrica fuori dall'ordinario, quanto nel linguaggio interiore, il quale solo dà, come osservava Racine figlio ...
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NICOSTENE (Νικοσϑένης, Nicosthĕnes)
Pericle Ducati
Vasaio ateniese. Sulla base del materiale ceramico sino a noi pervenuto lo dobbiamo giudicare il più fecondo tra i vasai attici. Invero si possono elencare, [...] forma è ripresa e sviluppata da un solo ceramista, Panfeo, che fu attivo prevalentemente nella tecnica a figure rosse. La sintassi decorativa su queste anfore nicosteniche è data da figure singole sulle anse piatte, da un ornato (due fiori di loto e ...
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MELISMA (dal greco μέλος "canto")
Nella terminologia musicale questa voce designa, nell'accezione scolastica, propriamente un gruppo di note di passaggio collegante due delle note reali d'una frase melodica.
In [...] , o quasi, agli scopi dell'esibizione tecnicistica, a detrimento della chiarezza espressiva della linea e della sintassi melodica.
È però necessario avvertire che la definizione scolastica, dianzi esposta, del melisma deriva da considerazioni ...
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Linguista, nato a Copenaghen il 13 ottobre 1887 e ivi morto il 14 dicembre 1942; studiò sotto la guida di V. Thomsen, O. Jespersen, K. Nyrop e H. Pedersen a Copenaghen e sotto quella di A. Meillet e M. [...] fonologia del Trubeckoj e del Circolo linguistico di Praga, ma estendeva la ricerca ai sistemi di morfologia e di sintassi.
Bibl.: Kr. Sandfeld, Brøndal V., in Dansk Biografisk Lexikon, s.v.; P. V. Rubow, in Københavns Universitets Festskrift, 1943 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ispirandosi contemporaneamente ai modelli del mondo e del teatro, Goldoni, drammaturgo [...] nel suo laboratorio linguistico un sistema di reazioni per cui lo stesso italiano finisce con lo strutturarsi secondo una sintassi più franta e paratattica.
Col passare del tempo il modello classico della commedia di carattere alla francese diventa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia comica del XVI secolo è il risultato di un costante confronto tra [...] un’accorta disposizione delle parole e un’accurata strutturazione del periodo – Aretino, nel suo delirio visionario, disgrega la sintassi comica regolare e anticipa la forma del moderno cabaret. Sia pur senza spingersi a esiti così estremi, la ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] da Troyes ai soci di Siena, del 1265, si può notare, accanto al lessico tecnico (sopra guagi, finanza, finare), una sintassi semplice, ma non incerta. Nella catena di frasi coordinate (e trova’vi, e rasionai, e dise, sì li rilasai), la subordinazione ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] : con l’eccezione dell’opera di Raffaello Fornaciari, che prendeva le mosse dalle aperture manzoniane per disegnare una Sintassi italiana dell’uso moderno (1881; 2a ed. 1897; ➔ storia della linguistica italiana) nella quale cercava di riagganciare a ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] onda con la loro voce, i loro problemi personali, la loro pronuncia regionale, il loro lessico a volte dialettale, la loro sintassi ‘parlata’ (solo un esempio di ➔ che polivalente: «mi trovo in una città nuova, una città che non conosco nessuno»), il ...
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sintassi
s. f. [dal gr. σύνταξις «associazione, organizzazione», comp. di σύν «con, insieme» e τάξις «sistemazione»]. – 1. Nella linguistica descrittiva, una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto...
sintano
s. m. [dall’ingl. syntan, comp. di syn(thetic) «sintetico» e tan(ning) «concia»]. – In chimica organica, nome generico di prodotto sintetico idrosolubile sostitutivo dei materiali vegetali concianti, generalm. ottenuto per condensazione...