Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] Gran nobiltà mi par vedere all'ombra 5, 7. Frase fatta è il sintagma ‛ richiedere qualcuna d'a. ', in Rime dubbie XX 11; A. come Amico e della Vecchia. Qui il termine appare talvolta in un'orbita nominale: LXII 8, LXVII 14, LXXII 3 e CXLII 6; CXLVI 1 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] tmesi, cioè l’intromissione di numerosi elementi tra i membri di un sintagma o addirittura di una stessa forma («avendo l’abate per fama molto uno in Eco (Tesi 2005) e allo ➔ stile nominale; nel lessico, in cui i giornali diventano il principale ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] ) o dal focus (➔ focalizzazioni).
La connessione tra ordine lineare tipico della frase e ordinamento preferenziale all’interno dei sintagminominali è a sua volta talora spiegato con la nozione di testa: in considerazione del fatto che verbo e nome ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] parole nell’enunciato e garantire quindi la coesione fra le parole nei sintagmi. Ma, come già detto, la flessione ha anche una funzione . In primo luogo tramite la ➔ lessicalizzazione di sintagmi (nominali: ordine del giorno, carne in scatola, corpo ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagminominale e preposizionale), pp. 535-592.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e tradizione scritta della lingua italiana. Analisi ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] il risultato di diversi tipi di atti di costituzione e di composizione testuale. Così, nei loro impieghi più caratteristici, i sintagminominali sono il risultato di atti linguistici di riferimento (cfr., ad es., Harweg 1968); e le frasi in cui si ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] con un pronome, un sinonimo, un nome generale, un sintagma sostitutivo, oppure l’ellissi.
Il raccordo tra le unità di una battuta di discorso diretto. Ancora usati il titolo nominale composto da un sostantivo determinato da attributi o espansione di ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] , G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1º (La frase. I sintagminominale e preposizionale), pp. 507-531.
Serianni, Luca (2000), Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi, con la collaborazione di A. Castelvecchi ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] chiamati anafore (o espressioni anaforiche). Dal punto di vista grammaticale, appartengono alla classe dei sintagminominali, dei sintagmi aggettivali, dei sintagmi verbali con valore generico, dei pronomi. Dal punto di vista testuale, si collegano a ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] Nella proposizione gerundiale può essere reso esplicito un ➔ soggetto, nominale (37) o pronominale (38), che normalmente segue il il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale; la subordinazione), pp. 571-592.
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sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito...
nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...