Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] per essere completamente abbandonato. Su posizioni assai distanti si fermarono invece Croce e il gruppo della cosiddetta sinistraliberale, successivamente uscito dal partito per fondare il gruppo del «Mondo».
Alla vigilia del 2 giugno 1946 la ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] a circa 2 milioni di cittadini (pari a un quarto della popolazione maschile adulta). La classe dirigente della Sinistraliberale immagina di avere introdotto il «suffragio universale possibile» imperniando sulla scuola la costruzione e l’ampliamento ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] lettura degli eventi internazionali e francesi in primis, la dichiarata militanza massonica di tanta parte della nomenclatura liberale di sinistraliberale, da Nicotera a Mancini, da Crispi aZanardelli, e l’accentuazione, forse non solo nei toni, di ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] per estendere il suo predominio su altre zone del paese e moltiplicò gli attacchi contro le sinistre e il Partito popolare, sfidando apertamente lo Stato liberale con mobilitazioni di piazza e occupazioni di città. L’idea di una ‘marcia su Roma ...
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Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda [...] mentre i Britannici, spintisi fino a Kut al-Amarah, sulla sponda sinistra del fiume Tigri, vi furono accerchiati e battuti il 26 aprile esplosione dei movimenti di massa segnò la fine del regime liberale e fu all’origine del fascismo), l’insieme di ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] controllo del Palatino e del Campidoglio (le alture più prossime, da sinistra, all’Isola Tiberina), poi anche dell’Aventino e quindi del Gianicolo di una Chiesa cattolica al rimorchio delle forze liberali. I ministri laici che si alternarono alla ...
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rivoluzióni russe Rivoluzioni del 1905 e del 1917, intese come fasi distinte di un unico processo che mutò radicalmente l'assetto politico della Russia e abbatté il regime zarista.
Dal 1905 al 1917
La [...] instaurò la Repubblica. Il governo provvisorio, a orientamento liberale, divise il potere con i soviet diretti da socialrivoluzionari che formarono un governo appoggiato dai soli socialrivoluzionari di sinistra, ma sostenuto dai soviet. Fu poi eletta ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] sistema basato, da un lato, sulle istituzioni rappresentative della democrazia liberale e, dall'altro, sui principi dell'economia di mercato, progetto di fondazione di un nuovo Partito della sinistra europea. Al progetto, concepito con l'obiettivo di ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] sul fatto che, contrariamente agli altri Paesi europei, l'Italia liberale ne fu invece in quei decenni sostanzialmente immune. Per le si è diffusa nella parte più radicale della sinistra, legittimata dal sostegno alla causa palestinese. Tutto questo ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...