I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] a circa 2 milioni di cittadini (pari a un quarto della popolazione maschile adulta). La classe dirigente della Sinistraliberale immagina di avere introdotto il «suffragio universale possibile» imperniando sulla scuola la costruzione e l’ampliamento ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] lettura degli eventi internazionali e francesi in primis, la dichiarata militanza massonica di tanta parte della nomenclatura liberale di sinistraliberale, da Nicotera a Mancini, da Crispi aZanardelli, e l’accentuazione, forse non solo nei toni, di ...
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Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] nel 1900 da un anarchico e a cui successe Vittorio Emanuele III.
L'età giolittiana
La politica reazionaria venne respinta dalla sinistraliberale, che salì al governo nel 1901 e di cui il maggior esponente fu Giovanni Giolitti, il quale resse quasi ...
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GIOVANNINI, Alberto
Roberto Pertici
Nacque a Bologna il 4 nov. 1882 da Luigi e da Argia Zanetti. Il padre, impegnato con i fratelli nell'industria cartaria, aveva partecipato alla presa di Roma nel [...] successivo.
Nelle polemiche interne del suo partito, egli assunse una posizione di centrodestra, fondamentalmente ostile alla vivace sinistraliberale, che finì per abbandonare in più riprese il PLI; dal IV congresso (dicembre 1947), che decise di ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] di Zanardelli che, accettando l'incarico di ministro di Grazia e Giustizia, ruppe in qualche modo il fronte della Sinistraliberale staccandosi dalle posizioni di Giolitti e avallando il tentativo trasformistico del di Rudinì di porsi, come uomo di ...
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GALLETTI, Giuseppe
Marco Bocci
, Giuseppe. Nacque a Bologna l'11 ag. 1798 da Pietro e Anna Benassi. Conseguita nel 1819 la laurea in legge nella città natale, cominciò a esercitarvi la professione di [...] Antonelli - Recchi. Non è inoltre da escludere che la nomina puntasse in qualche modo a tenere a bada l'estrema sinistraliberale, portando al potere un elemento proveniente dalle sue file. G. Spada, dal canto suo - nella Storia della rivoluzione di ...
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DE NAVA, Giuseppe
Fulvio Mazza
Nato a Reggio Calabria il 23 sett. 1858 da Francesco e da Elisabetta D'Agostino, dopo gli studi liceali svolti nella propria città, come i giovani rampolli delle famiglie [...] facendogli abbandonare le precedenti posizioni vicine alla sinistraliberale.
Primo impegno politico fu nel 1896 crisi ultima del sistema politico liberalconservatore.
Il 19 luglio 1922 i gruppi liberali, diretti dal D., da Nitti e da G. A. Colonna di ...
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DE CAPRARIIS, Vittorio
Tarcisio Amato
Nacque a Napoli il 3 sett. 1924 da Filippo e da Anna de Sapia, famiglia di borghesia professionista originaria di Atripalda, nella provincia di Avellino.
Accostatosi [...] , per la medesima disciplina. Alla fine degli anni '50, ed agli inizi del decennio successivo, il D. (già esponente della Sinistraliberale prima e, dopo, del Partito radicale di quel periodo) fu sul piano pubblicistico la punta di diamante dell'arca ...
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PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] alla Curia Ternana, Arrone 2004; F. Mores, Invasioni d’Italia. La prima età longobarda nella storia e nella storiografia, Pisa 2011, pp. 94-109; C. Nassisi, G. P. e la sinistraliberale: responsabilità e civismo del giornalista, Lecce 2012. ...
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FORMENTINI, Marco
Luisa Narducci
Nacque il 17 giugno 1811 in Bosco Valtravaglia (ora in provincia di Varese), da Gabriele e Marianna Parietti.
La famiglia Formentini, proveniente dal Friuli, si era [...] della Destra, si candidò al Parlamento per il collegio di Gavirate, Angera, Luino, Maccagno e Marchirolo, schierandosi con la Sinistraliberale e costituzionale, ma non fu eletto.
Dal 31 dic. 1868 fu membro dell'Accademia dei ragionieri di Milano, di ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...