Termine della pubblicistica politica in uso dalla metà del 19° sec. per indicare il tentativo di combinare liberalismo e socialismo. Tale esigenza fu avvertita, in ambito socialista, da C. Rosselli (Socialisme [...] , 1930) e, in ambito liberale, da G. Calogero, che nel 1940 fu, con A. Capitini, tra gli autori del Manifesto del l. che affermava l’inscindibilità reciproca delle esigenze della libertà politica e della giustizia sociale. Il l. fu uno dei filoni ...
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Il primo raggruppamento politico che assunse il nome di radicale è quello formato dagli esponenti della sinistra mazziniana che operò a partire dagli anni Settanta del 19° sec. fino all'avvento del fascismo. [...] Nel 1955, per iniziativa dell'ala sinistra del partito liberale e del gruppo degli Amici del Mondo, fu costituito il nuovo Partito radicale dei liberali e democratici italiani. In crisi nel 1962, si riorganizzò nel 1963 come P.r. sotto la guida di M. ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] , fu G. ad assumere il ministero del Tesoro (marzo 1889 - dic. 1890) divenendo il leader del partito delle economie nella sinistraliberale. Ciò lo mise in una luce particolare per cui, caduto il governo Rudinì, la scelta del re, sollecitata da U ...
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Federalismo
Sofia Ventura
di Sofia Ventura
Federalismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura dei sistemi federali. a) Confederazione, Stato federale, federalismo come processo. b) Il modello del governo [...] V della Costituzione, approvata dalla maggioranza di centro-sinistra all'inizio del 2001 e da più parti considerata territoriali (v. Kymlicka, 2001).
Le prospettive comunitaria e liberal-comunitaria differiscono quanto ai loro assunti (in generale si ...
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Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] da parte di voci significative e autorevoli che, riprendendo i valori della tradizione repubblicana, della sinistraliberale, del socialismo, si connettevano (particolarmente con Gaetano Salvemini: cfr. Scritti sulla questione meridionale, Torino ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] (A. Ferioli, G.P. Orsello e A. Bozzi) non aderenti alla sua linea.
Lo scontro fra il M. e la sinistraliberale, che alla fine del 1955 sarebbe sfociato in una scissione, diviene però più comprensibile se si considerano alcuni caratteri della ...
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sinistra Nel Parlamento, i settori dell’emiciclo che sono alla s. del presidente (il cui seggio è posto di fronte all’emiciclo stesso). Per estensione, l’insieme dei deputati che occupano ordinariamente [...] di carattere popolare e progressista, originariamente di matrice liberale e successivamente d’ispirazione socialista e comunista) 91) i deputati di idee più radicali si sedettero a sinistra, rispetto al presidente. Nel tempo le forze politiche hanno ...
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Espressione utilizzata per designare un insieme di movimenti di natura prevalentemente sociale, sorti nell’ultimo scorcio del 19° sec., in parte avallati e incoraggiati dalla istituzione ecclesiastica [...] fu l’organizzazione del cattolicesimo di opposizione allo Stato liberale. Sulla base dottrinale dell’enciclica di Leone XIII Rerum del 1982 elesse segretario C. De Mita, esponente della sinistra, col mandato di ‘moralizzare’ alcuni settori del partito ...
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Uomo politico italiano (Roma 1915 - ivi 2010). Antifascista e partigiano, ha svolto un ruolo centrale nella storia italiana del dopoguerra nella sua triplice figura di dirigente politico, di governante [...] e di intellettuale della sinistra. Deputato alla Costituente e nelle due prime legislature repubblicane per il PCI, nel 1957 ha (2006).
VITA E ATTIVITÀ
Nipote dello statista liberale Giovanni Giolitti, quasi destinato alla politica per tradizione ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] di essere riuscito a portarla a compimento. Animato da spirito liberale, C. fu tra le figure di maggior spicco del marzo 1849, sostenne il ministero d'Azeglio contro le correnti di sinistra, ma dopo il proclama di Moncalieri, alla cui preparazione non ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...