Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] Non erano più solo le critiche ecclesiastiche verso il centro-sinistra a impensierire i vertici della Dc, ma il pericolo più la deriva che certi gruppi avevano ormai imboccato, la radicalità delle loro posizioni, le divisioni che si erano create nel ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] ), ma anche l’abolizione dell’istruzione religiosa (norma più «ideologica» che rientrava senz’altro nella sensibilità radical-massonica della Sinistra). In quest’ultimo contesto è da inquadrarsi anche il disegno di legge presentato dal ministro della ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] p. 51). Depretis aveva fatto parte di quella Sinistra che aveva votato contro la spedizione in Crimea del 1855 sarà sciolta se non il giorno in cui vi sarà in Francia una rivoluzione radicale e violenta» (Nigra ad Artom il 19 gennaio 1868, DDI, X, ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] dello Stato dall’altra, ma proponendo anche una radicale riforma dello Stato liberale49. Nel pensiero politico forza di natura. È un neoconvertito, perché viene dai ranghi dell’estrema sinistra, e dei novizi ha lo zelo che lo spinge ad andare avanti. ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] meridionale. Il punto più alto fu raggiunto con i governi di centro-sinistra, guidati dal barese Aldo Moro, la cui figura rappresentò la sintesi ») e sottolineava la necessità di un «evangelismo radicale» per fare pastorale per il Sud110. A questi ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] luogo comune, ma fu soprattutto il prodotto di un radicale riassestamento di valori iniziato vari decenni prima dell’unificazione, al loro servizio, specie dopo l’andata al governo della Sinistra e la riforma del 1882. Ma la lettura del passaggio ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] e sostenuto anche dai settori più avanzati della Sinistra costituzionale guidati dall’avvocato e giurista bresciano Giuseppe Zanardelli, il leader liberal-radicale che si guadagna l’appellativo di «Gladstone italiano» come artefice della riforma ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] a lungo sull'alternativa fra una realizzazione delle riforme, radicale e in tempi rapidi, e l'accettazione del principio di tempo premiava il partito ex comunista, cioè l'Alleanza della Sinistra Democratica (SLD). Quest'ultima, infatti, col suo 20% ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] dopo la caduta della Destra e l’avvento al potere della Sinistra (1876), si concretizzi l’idea di una legge speciale per , oltre a due ponti sul Tevere e a una radicale ristrutturazione del sistema stradale. Un programma ambizioso e dispendioso che ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] : sospeso a divinis nel 1907, Murri fu scomunicato nel 1909, finendo più tardi eletto nelle fila radicali della sinistra, «cappellano dell’estrema» come fu definito dalle parti dei liberali.
Sulle proposte ancora acerbe, ma aperte e coraggiose ...
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radicalismo
s. m. [der. di radicale (nel sign. 2), sul modello del fr. radicalisme, ingl. radicalism]. – 1. a. Atteggiamento e programma radicale, intransigente, in campo politico e sociale. Con riferimento più concreto alla storia parlamentare...
sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...