sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] verde, Carducci; colore squillante, voce calda); quando l’accostamento tende a ripetersi (per contingenze storico-culturali e stilistiche) può determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] dai crin d’oro commosse / spirar d’ambrosia l’aure innamorate» (“E tu nei carmi avrai perenne vita”, vv. 13-14).
La sinestesia è preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. nel primo verso de “La sera del dì di festa”, dove riprende l’aggettivo dolce ...
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sinestesia
Esperienza sensoriale (per es., vedere, ascoltare, toccare, gustare, ecc.) che coniuga sensi differenti, ossia che evoca contemporaneamente delle sensazioni in un’altra modalità sensoriale. [...] La s. più comune è quella dei suoni con fenomeni visivi (una persona con s. musica-colore vede in questo caso dei colori quando sente dei suoni). Il fenomeno è automatico e apparentemente non appreso, ...
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. È quel fenomeno psichico, chiamato anche sinestesia, sinopsia, sensazione associata o falsa o secondaria, consistente nella rappresentazione mentale visiva (eccezionalmente obiettivata) più o meno vivace [...] a seconda del potere di visualizzazione individuale, indotta da una sensazione o da una percezione o anche da una idea ordinariamente estranea ad essa. Funzionano da induttori le lettere, le sillabe, i ...
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Poeta portoghese (Oporto 1867 - Foz do Douro, Oporto, 1900). Fortemente influenzato dal simbolismo francese specialmente sul piano della ricerca formale, del culto della sinestesia e della libertà ritmica. [...] Nelle sue raccolte di poesie (Só, 1892; Despedidas, post., 1902; Primeiros versos, post., 1921) un pessimistico ripudio del presente e del futuro si fonde con l'evocazione di un passato incantato ...
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allucinogeno
Paolo Tucci
Sostanza farmacologicamente attiva che, anche a basse dosi, è in grado di indurre allucinazioni attraverso la distorsione delle percezioni, con alterazione della consapevolezza [...] a livello cerebrale.
Effetti
La somministrazione di queste sostanze provoca, con diverse sfumature, alterazione della coscienza, sinestesia (per es. suoni percepiti come colori), aumentata intensità delle sensazioni e delle percezioni, giochi di ...
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Schizofrenia
Gaetano Benedetti
Maurizio Peciccia
Il termine schizofrenia (dal tedesco Schizophrenie) indica una psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione della personalità [...] le teorie di MacLean, ritiene che il sistema limbico, e in modo specifico l'ippocampo, sia il substrato anatomico della sinestesia che egli definisce come una condizione ove la stimolazione di un senso produce una percezione involontaria in un altro ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] soggetto percipiente e pensante questa nozione elementare di spazio ha origine nell'interazione tra organismo e ambiente e nella sinestesia delle rappresentazioni tattili e visive, ed è recepita a livello dei recettori del sistema nervoso. Di qui la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Integrazione, variabilità, interattività, ipermedialità e simulazione: questi sono i tratti [...] non più scultura, poesia e musica, separati, ma eventi che inglobino e mescolino tutte le arti.
Sintesi, totalità e sinestesia: principi che si sono declinati in una rinuncia agli spazi tradizionali del teatro all’italiana, per rivitalizzare in senso ...
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Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] d’arte totale deve comprendere e riunire in sé tutti i generi d’arte, coinvolgendo i sensi dello spettatore (sinestesia).
Un esempio di ciò viene realizzato durante la XIV Esposizione della secessione nel 1902, dove attorno alla statua di Ludwig ...
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sinestesia
sinesteṡìa s. f. [dalla voce prec.]. – 1. Nel linguaggio medico, termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva, ecc.) in concomitanza con una percezione...
sinestesi
sinestèṡi s. f. [dal gr. συναίσϑησις «percezione simultanea», comp. di σύν «con, insieme» e αἴσϑησις «sensazione»]. – Sinon., meno com., di sinestesia, come fenomeno psichico.