CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] e settoriale. Per di più l'intera opera di ristrutturazione sindacale fu in gran parte attuata - non senza lacerazioni e contrasti anche gravi - in aperta rottura con i "rivoluzionari" arroccati nelle Camere del lavoro, e secondo un disegno egemonico ...
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Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché suo seguace e collaboratore nelle complesse [...] dic. 1913) ma prese la parola solo nel comizio di chiusura. Era ormai divenuto uno dei massimi dirigenti del sindacalismorivoluzionario italiano e in quel periodo venne ripetutamente segnalato per una lunga serie di accesi comizi contro la guerra di ...
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CIPRIANI, Amilcare
Pier Carlo Masini
Nato ad Anzio (Roma) il 18 ott. 1844 da padre riminese, funzionario del dazio, cresciuto in seguito a Rimini, si formò nell'ambiente rivoluzionario romagnolo, fortemente [...] suo portavoce in Italia era Paolo Valera, direttore della rivista La Folla ed anche suo biografo. Socialisti rivoluzionari, sindacalisti, repubblicani, anarchici lo considerarono come il simbolo di una coerente lotta contro la dinastia sabauda e le ...
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SOCIOLOGIA (XXXI, p. 1019; App. III, 11, p. 761)
Franco Ferrarotti
Giovanni B. Montironi
La diffusione della sociologia alla fine della seconda guerra mondiale. - La s., per lo più ridotta a tecnica [...] padroni, ma anche, se non più duramente, contro i loro sindacalisti; in White collar dimostra che i famosi ceti medi, secondo la coscienza rivoluzionaria viene ad essa portata dall'esterno, ad opera degl'intellettuali rivoluzionari generalmente di ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] degli effetti politici della pace negoziata tra il generale rivoluzionario e l’imperatore asburgico. Nei suoi territori di un di quelli che la Camera del lavoro e i sindacalisti dell’epoca denunciavano come comportamenti e atteggiamenti «levantini» ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] movimento fascista e delle forze che lo appoggiavano si sarebbe conseguita anche depotenziando il movimento sindacale, ma non nella componente radicale e rivoluzionaria bensì in quella moderata e democratica, come erano la Cil e una parte della Cgdl ...
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Partiti politici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partiti politici e sistemi di partito
Il partito politico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] adatta alla propaganda e alla mobilitazione politica a fini rivoluzionari di un gruppo sociale omogeneo e coeso. La in conflitto con l'ambito di azione delle organizzazioni sindacali; 2) inadatte a far fronte alla crescente importanza del ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] il che però non si è verificato. Dopo la presa rivoluzionaria del potere, l'espropriazione dei capitalisti e la costruzione d' furono rilanciate, quasi come primo atto del rinato libero sindacalismo, con il patto Buozzi-Mazzini del 2 settembre 1943 ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] attorno al mensile «Terre nouvelle» e i cristiani rivoluzionari di Maurice Laudrain, che aderiscono al Fronte popolare. dirigenti di grande prestigio. La Cfdt innova sul terreno sindacale, interagisce con coraggio e creatività con il movimento del ...
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Cultura politica
Gabriel A. Almond
La preistoria della teoria della cultura politica
Il tentativo di spiegare la dottrina e l'azione politica attraverso la teoria della cultura politica risale alle [...] alla coercizione; e quella di una organizzazione di rivoluzionari illuminati. Il risultato finale è una cultura gruppi direttivi dei politici, dei burocrati, degli imprenditori, dei sindacalisti e via dicendo situano i media al più alto livello di ...
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sindacalismo
s. m. [der. di sindacale2, sul modello del fr. syndicalisme]. – Dottrina e prassi politico-economica, di varia matrice ideologica e culturale, finalizzata all’organizzazione dei lavoratori in sindacato, alla cui azione è affidata...
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...