Scrittore ceco (Brno-Židenice 1914 - Praga 1997). Tra i principali rappresentanti della letteratura ceca novecentesca, ha elaborato uno stile originale in cui opera magistralmente il sincretismo tra moduli [...] espressivi tradizionali e un'espressività soggettiva e affabulatoria. Nei libri di racconti, tra cui occorre citare Ostře sledované vlaky (1965; trad. it. Treni strettamente sorvegliati, 1982) e nei romanzi ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] all'ambiente, e che dominò anche la sua concezione del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua siriaca. ...
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Storico della Chiesa ed esegeta (Königsberg 1666 - Oxford 1711). Fu educato nell'ambiente ecclesiastico del Brandeburgo, aperto alle correnti irenistiche diffuse in quegli anni in tutta l'Europa. Sotto [...] l'influenza del sincretismo teologico già propugnato da G. Calixtus, avvertì l'esigenza di una tradizione storicamente stabilita, accostandosi al cattolicesimo. Costretto a lasciare Königsberg, dove insegnava storia ecclesiastica, passò nel 1697 in ...
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Garrett, David. – Nome d’arte del violinista e compositore tedesco David Bongartz (n.Aquisgrana 1980). Talento precocissimo, ha maturato le prime esperienze musicali con la Filarmonica di Amburgo, diplomandosi [...] alla Juilliard School di New York nel 2004. Dotato di elevate capacità di sincretismo che gli hanno permesso di reinterpretare il genere rock in chiave violinistica, e di procedere inversamente adattando in chiave moderna brani classici, della sua ...
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Grammatico e filosofo stoico (1º sec. d. C.); probabilmente direttore del Museo di Alessandria e appartenente all'alta gerarchia sacerdotale egiziana. Fu chiamato a Roma, alla corte imperiale, per l'educazione [...] del giovane Nerone. Le sue opere (Le Comete, Storia egiziana, La scrittura geroglifica) uniscono motivi del contemporaneo sincretismo egizio-alessandrino ad elementi di carattere stoico. ...
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Teologo luterano (Medelbye 1586 - Helmstedt 1656). Prof. a Helmstedt dal 1614 alla morte, è noto per il suo tentativo di trovare nella storia ecclesiastica (Desiderium concordiae ecclesiasticae, 1650) [...] un possibile terreno d'intesa fra calvinismo, cattolicesimo e luteranesimo: ne ebbe, da parte luterana, accuse di criptopapismo, e persecuzioni. È nota la disputa sul "sincretismo" da lui sollevata in ambiente calvinista. ...
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Scrittore danese (Wangede 1935 - Amburgo 2007). Autore tra i più significativi del Novecento danese, la sua prosa è caratterizzata da un'acuta sapienza stilistica e da grande abilità di sperimentazione, [...] a tecniche espressive innovative e contaminate da generi e contesti eterogenei. Magistrale sintesi di questa attitudine al sincretismo formale e contenutistico è la sua opera principale, Requiem (1985).
Vita
Ha studiato slavistica prima all ...
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Uomo politico romano (310 d. C. circa - 384); proconsole d'Acaia sotto l'imperatore Giuliano (362-364), poi praefectus urbi (367-368). Fu uno dei più tenaci difensori del paganesimo; amico di Simmaco, [...] , come risulta da una famosa iscrizione, iniziò ai misteri anche la moglie Paolina. Rappresentante del tardo sincretismo misticizzante, svolse anche attività letteraria, come raccoglitore di opere antiche e traduttore dal greco. Quale praefectus urbi ...
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Braithwaite, Oyinkan. – Scrittrice nigeriana (n. Lagos 1988). Trasferitasi a Londra con la famiglia, ha compiuto gli studi di scrittura creativa presso la Surrey University e la Kingston University, maturando [...] The driver (2010). Con il suo romanzo di esordio, My sister the serial killer (2018; trad. it. 2020), felice sincretismo di generi e tematiche che le è valso notorietà internazionale, si è saldamente attestata come voce tra le più significative della ...
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Riformatore religioso (Leonberg, Württemberg, 1815 - Gerusalemme 1885). Figlio del pietista Gottlieb Wilhelm (1771-1846), cercò prima di promuovere una riforma delle chiese protestanti, poi (1854) creò [...] ("Società del Tempio" o "Amici di Gerusalemme"), contò aderenti anche in America. Tentando ogni via per un vagheggiato sincretismo religioso, finì con lo staccarsi dal cristianesimo assumendo posizioni sempre più apertamente razionalistiche. ...
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sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. Accordo o fusione di dottrine di origine...
sincretico
sincrètico agg. [tratto da sincretismo] (pl. m. -ci). – 1. Di sincretismo, relativo al sincretismo (più com. sincretistico). 2. In psicologia, percezione s. (fr. perception syncrétique), quella che, nella psiche infantile, accoglie...