La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] Dante, Inf. I, 2).
Un uso meno preciso del termine contrazione si ritrova nell’impiego per indicare i casi di ➔ sincope, o cancellazione di vocale postonica, come tòrre da togliere, ecc., e più in generale qualsiasi fusione di segmenti adiacenti come ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] di ➔ grammaticalizzazione. In italiano tale processo ha determinato una serie di cambiamenti fonetici: molto frequente è la sincope della vocale protonica nell’ambito della radice verbale, seguita in alcuni casi da assimilazione consonantica: *vederò ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] , correctio, reticenza, allegoria ecc.).
Nella metrica italiana sono spesso dette tradizionalmente f. metriche l’elisione, l’aferesi, la sincope, l’apocope, l’epentesi, la sistole, la diastole, la sinalefe, la dialefe, la sineresi, la dieresi, la ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] di una parola:
(a) l’➔aferesi, ovvero la caduta della vocale o della sillaba iniziale: ital. pop. ’na per una;
(b) la ➔ sincope, cioè la cancellazione di una vocale o di una sillaba interna: vedrò ← vederò, cittate < civitatem;
(c) l’apocope (o ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dittongo au si conserva, malgrado una certa tendenza dialettale al monottongamento in o; una notevole propensione alla sincope delle vocali postoniche, specialmente in vicinanza di una liquida (per es., oricla per auricula); la palatalizzazione delle ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] del presente (cantano); altre forme di terza plurale variamente documentate nell’uso letterario antico sono cantarno (da -arono per sincope), cantòro, cantòrono, cantorno (con la -ò della terza singolare), cantònno (usata in rima anche da Dante, d ...
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sincope
sìncope s. f. [dal gr. συγκοπή, der. di συγκόπτω «spezzare» (comp. di σύν «con, insieme» e κόπτω «percuotere, rompere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, sospensione, per lo più transitoria, della coscienza, provocata da improvvisa carenza...
sincopare
v. tr. [der. di sincope; cfr. lat. tardo syncopare «svenire per una sincope»] (io sìncopo, ecc.). – 1. In linguistica, provocare la caduta di un suono o di un gruppo di suoni all’interno di una parola. 2. In musica, comporre o adattare...