Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] e ’st) quando seguono una parola terminante in vocale o in -m (interea (e)st; tuam (e)st); lo iato, fenomeno opposto della sinalefe, per cui nell’incontro di due fonemi vocalici (o di sillaba in -m con vocale), uno in fine di parola e uno all’inizio ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] iniziale della parola seguente. Tale fenomeno è denominato ➔ sinalefe, ed è usato di frequente nella metrica poetica (➔ un processo fonetico di riduzione e semplificazione. Nella sinalefe è possibile cancellare anche vocali che normalmente non ...
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Non piango tanto il non poter vedere
Vincenzo Pernicone
. Tramandato solo dal codice Casanatense 433 (già D V 5, c. 60 V), questo sonetto (Rime dubbie XXVIII; schema abba abba; cdc dcd) sembra continuare, [...] duce del suo amore sarà colei che è da lui bramata.
Ragioni stilistiche e metriche (irregolarità sintattica al v. 3, sinalefe di no ha al v. 7, qualche tratto prosaico, andamento impacciato della fronte) rafforzano per il Contini il dubbio dell ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] di parola (che possono dar luogo a fenomeni di dieresi o sineresi) o tra parole contigue (con fenomeni di dialefe o sinalefe). Si ha dieresi quando un incontro di ➔ vocali, stimato monosillabico, all’interno di parola (per es., in un ➔ dittongo ...
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SENARIO
Giorgio PASQUALI
Mario PELAEZ
. Il senario è il trimetro dei Greci, quale lo adattò genialmente all'indole della lingua latina e al senso ritmico dei Romani Livio Andronico. Ch'egli abbia [...] sotto un unico accento. Altra eccezione apparente fanno fini di verso come Terenzio: rŏgāre ŭtī (Heaut., 304), perché la sinalefe oscura il confine tra le due parole. Formazione giambica del quinto piede dinnanzi a parola giambica finale è lecita; se ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] fissa dopo la 6ª sillaba ed è costituito da un quinario sdrucciolo (di cui si contano tutte le sillabe) e da un quinario piano. Se in cesura si incontrano due vocali, le rispettive sillabe si contano separatamente, non essendo ammessa la sinalefe. ...
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cesura
Gian Luigi Beccaria
. La struttura ritmica del verso, com'è noto, non è fondata unicamente sul numero delle sillabe e sugli accenti; il verso presenta delle pause interne. A parte le pause grammaticali [...] per es. il tipo citato B, b O voi che siete / in piccioletta barca, con il -te di siete (che è tra l'altro in sinalefe con in), oppure Quali i beati / al novissimo bando, ecc., senza contare il tipo con accento di 4a su parola sdrucciola (cfr. B, c o ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] applicarsi le regole che presiedono al computo sillabico, con riguardo ai fenomeni di dieresi e sineresi, dialefe e sinalefe. Per questo motivo, anziché di sillabe è preferibile parlare di posizioni metriche. È anche indispensabile verificare il ...
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Pennino
Adolfo Cecilia
Uno dei luoghi più controversi della minuziosa descrizione geografica fatta da Virgilio in If XX 61 ss., che termina con la localizzazione del sito ove fu fondata Mantova, è il [...] -Vandelli, Casini-Barbi).
Alcuni autori, anche tra i moderni, leggono Apennino, ma tale lettura comporterebbe una sinalefe eccessiva; alcuni tolgono la congiunzione e fanno di Apennino il soggetto della terzina, mentre normalmente si considera ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] dette tradizionalmente f. metriche l’elisione, l’aferesi, la sincope, l’apocope, l’epentesi, la sistole, la diastole, la sinalefe, la dialefe, la sineresi, la dieresi, la metatesi, cioè modificazioni della parola al fine di modellarla sul ritmo del ...
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sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, meno com., di sinecfonesi), pronuncia...
elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale...